Cani e naso elettronico: la ricerca italiana contro il tumore ai polmoni
I ricercatori dell'Istituto Europeo di Oncologia fanno sapere di aver realizzato un naso elettronico capace di rilevare, con un semplice respiro, la presenza del tumore polmonare allo stato iniziale. Quanto creato potrà aiutare la diagnosi precoce che, ad oggi, è fondamentale per ridurre il rischio di morte e aumentare le probabilità di guarigione. Responsabili di questa scoperta sono i ricercatori dell'IEO che, insieme agli scienziati dell'Università Tor Vergata di Roma, hanno prodotto un naso elettronico composto da una matrice di 8 cristalli di quarzo, ognuno dei quali è stato rivestito con una diversa metalloporfirina. Questo strumento, secondo i primi test, riesce a rilevare la presenza del tumore allo Stadio I nel 92% dei casi. Allo studio che ha permesso la realizzazione del naso elettronico hanno partecipato 146 individui, tra questi a 70 era stato diagnosticato il tumore, mentre gli altri 76 non mostravano segnali della malattia.
Ma cosa rileva questo naso? I ricercatori spiegano che la ‘firma molecolare' del cancro polmonare è rappresentata da un insieme di particelle, chiamate VOC (composto organici volatili) che possono essere rilevate dal respiro. L'obiettivo è quello di rendere il naso elettronico un oggetto di uso comune tra i medici di base in modo da poter diagnosticare già in studio il rischio della malattia, da confermare poi con gli appositi strumenti, come la TAC a basse dosi. Ma non è tutto.
Ad aiutarci nella lotta contro il tumore ai polmoni arrivano anche i cani, due pastori belga, un dobermann, un meticcio della Medical Detection Dog Italia Onlus che stanno collaborando con l'Istituto Europeo di Oncologia mettendo a disposizione il loro olfatto. Questi cani infatti sono stati addestrati, all'interno del progetto ‘Se ti fiuto, ti aiuto' (condotto in collaborazione con la Facoltà di Medicina Veterinaria dell'Università degli Studi di Milano e finanziato dalla Fondazione Cariplo), a segnalare proprio i VOC e quest'anno si preparano ad affrontare la seconda parte dello studio, quella di valutazione, durante la quale i cani distingueranno (si spera) i soggetti sani da quelli malati.
[Foto copertina di Medical Detection Dog Italia Onlus]