Cani dal parrucchiere: a cosa serve la toelettatura?
Toelettatore o non toelettatore? Questo più che un dilemma, a volte è una questione di punti di vista, o di eccessi. Il mondo dei cani, soprattutto in città, è spesso caratterizzato da stranezze, scelte di dubbio gusto e avulso a quelle che sarebbero le naturali preferenze dei 4 zampe.
Fashion victim
Capita di incontrare cani trasportati dentro borse costose, altri li vedi vestiti come fossero bambole e altri ancora tenuti in braccio e mai lasciati passeggiare sull'asfalto cittadino. Sono i cani ‘fashion victim', nel vero senso della parola, 4 zampe destinati a vivere una vita a metà strada tra il peluche e il figlio. Molti di loro, spesso e (mal)volentieri, vengono accompagnati dal toelettatore che, con cura e dedizione, si occupa della loro pulizia come il miglior parrucchiere e il miglior estetista saprebbero fare. Profumati e pettinati tornano così nel contesto cittadino, in attesa del prossimo bagno.
La virtù sta nel mezzo
Se il troppo stroppia, dobbiamo però ammettere l'importanza del toelettatore nella vita di alcune razze di cani, caratterizzate per esempio da un pelo lanoso e riccio o lungo e liscio, che necessita di cure, come lo spazzolamento, che evitino la formazione di piaghe, nodi o accumuli di sporcizia che possono portare poi a infiammazioni. Quanto al bagno, è innegabile che al nostro migliore amico a 4 zampe i profumi non piacciano, questo spiega il perché appena usciti dal toelettatore cerchino la peggior schifezza sulla quale rotolarsi: il proprio odore per un cane è fondamentale per comunicare con il resto del mondo, il naso è il loro ‘vero' cervello, togliergli il loro odore è come privarli della propria identità. Il mio consiglio è un panno imbevuto con acqua e poco aceto, questo vi aiuta ad eliminare lo sporco e i cattivi odori (non quelli che interessano a Fido) e a rendere il pelo del cane più lucido.
Non tutto il male viene per nuocere
Il grooming, questo è il termine corretto per questo tipo di pratica, è un comportamento di cura che gli animali hanno tra di loro. Dalle scimmie ai cani, passando anche per l'uomo, che lo esprime attraverso quelli che comunemente chiamiamo ‘grattini', il grooming ha un doppio valore: sociale e igienico. Vi è mai capitato di essere ‘mordicchiati' dal vostro cane con gli incisivi? In quel momento Fido vi sta dimostrando affetto, doloroso, ma pur sempre affetto. Lo stesso comportamento vi può capitare di osservarlo tra le mamme e i cuccioli, in questo caso, oltre ad essere una dimostrazione di amore, serve al piccolo per prendere consapevolezza del proprio corpo. Molti sono i cani che, tolti troppo presto dalle cure della mamma, non hanno piacere ad essere toccati, soprattutto nel posteriore. Spesso il significato di questo disagio possiamo trovarlo proprio nell'assenza di grooming materno. Quanto alla questione igienica, il significato è più che chiaro. Come dicevamo, ci sono razze di cane che, per le caratteristiche del loro pelo, necessitano di essere spazzolate e pulite con regolarità. In una giornata di pioggia, ad un basset hound, per esempio, dovranno essere pulite e asciugate con cura le punte delle lunghe orecchie che, probabilmente, ha trascinato per terra durante la passeggiata. Queste, se trascurate, potranno nel tempo riportare piaghe dolorose per il nostro peloso.
Non è solo una questione di pelo
Ma non finisce qui. Spazzolare regolarmente il nostro cane, significa sia evitargli la formazione di nodi, che diminuire di molto la quantità di peli sparsi per casa. Non possiamo però dimenticarci delle orecchie e delle unghie. Alcuni soggetti infatti producono più cerume di altri, con un conseguente fastidio alle orecchie che provoca prurito e, in casi più gravi, anche otiti. Esistono prodotti specifici che agevolano la pulizia, si tratta di gocce che potete sicuramente farvi suggerire dal vostro veterinario di fiducia. Quanto alle unghie, il mio consiglio è di optare per lunghe passeggiate che potranno aiutarvi ad evitare a Fido il fastidioso incontro con le forbici.
Prima e dopo, il racconto della fotografa Sophie Gamand
È proprio il mondo della toelettatura ad ispirare la fotografa Sophie Gamand, francese che vive a New York vincitrice del Sony World Photgrapy Awards 2014 e dell'International Photograpy Awards 2014, che attraverso la serie “Metamorphosis” descrive il prima e dopo la mano del pet stylist Ruben Santana e svela “quanti cani possano nascondersi in uno solo”. In un'intervista rilasciata a Fanpage.it, la Gamand racconta la sua carriera di ‘fotografa di cani‘, “Il mio interesse per i cani è del tutto casuale. Mi ero da poco trasferita a New York e volevo realizzare un documentario sulla vita di strada e, mentre vagavo alla ricerca di un soggetto, mi sono imbattuta in una clinica veterinaria. Lì c'era un cane in sala d'attesa, che mi guardava preoccupato, aveva un'espressione umana. Gli ho scattato una foto e da quel momento sono ossessionata per i cani di NY”. Quello scatto ha dato vita alla prima serie “At The Vet”, che ritrae appunti i cani ‘pazienti'. Quanto a ‘Metamorphosis' le abbiamo di dirci dove, secondo lei, si trovi il ‘vero cane', se nella foto del ‘prima' o in quella del ‘dopo', “Inizialmente queste serie aveva un obiettivo puramente estetivo, non c'erano messaggi tra le righe, una volta viste le foto, ha assunto il valore di metafora della trasformazione del cane da animale selvaggio a domestico”.
