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Cancro, codice di autodistruzione trovato nelle cellule: da soli possiamo uccidere i tumori

I ricercatori fanno sapere di aver trovato un codice di autodistruzione che spinge le cellule tumorali al suicidio senza toccare quelle sane: attivando questo codice già presente nelle nostre cellule, potremmo avere delle cure anticancro senza necessità di chemioterapia e conseguenti effetti collaterali.
A cura di Zeina Ayache
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Nelle nostre cellule c'è un codice di autodistruzione che porta quelle tumorali al suicidio senza danneggiare quelle sane: siamo di fronte ad una possibile cura futura dal cancro che non avrà bisogno di chemioterapia. Ma come funziona questo codice di autodistruzione e come lo hanno trovato?

Un codice di 800.000 anni fa. I ricercatori fanno sapere che questo codice di autodistruzione si trova nelle nostre cellule incorporato ad una proteina antica più di 800.000 anni e che ha la funzione di proteggere l'organismo da cancro. Per riuscire in questa sua impresa, la proteina controlla la produzione della molecola di Rna, il braccio destro del Dna, e dei micro Rna, le piccole sequenze di geni che come registi regolano l'espressione di altri geni. In pratica questo codice si trova nelle istruzioni di ogni cellula dell'organismo e si attiva quando le cellule si trasformano a causa del tumore e le spinge al suicidio.

Addio chemioterapia? Secondo gli scienziati che hanno scoperto il codice di autodistruzione, in futuro potremmo utilizzarlo per far scattare il meccanismo di difesa senza dover ricorrere alla chemioterapia o interferire con il genoma, come spiega Marcus Peter, coordinatore della ricerca.

Nuove armi anti cancro. Gli scienziati spiegano che conoscere questo codice significa controllare potenziali armi contro il cancro, ossia i micro Rna che l'organismo utilizza normalmente per difendersi e attivarle per aggredire le cellule malate. “Possiamo utilizzare i micro Rna direttamente e schiacciare l'interruttore che innesca l'autodistruzione” spiegano gli scienziati che sottolineano come questo approccio sia inoltre privo di tutti gli effetti collaterali tipici invece della chemioterapia che, alterando il genoma delle cellule, rischia anche di provocare tumori secondari.

Conclusioni. Certo c'è ancora molta strada da fare, ma gli scienziati sono fiduciosi di poter approcciarsi alla lotta contro il cancro seguendo “il corso della natura, utilizzando un meccanismo che ha natura ha sviluppato”. Vedremo.

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