Cambiamenti climatici, la soluzione non è hi-tech: dobbiamo tornare alle basi e piantare alberi
I ricercatori hanno calcolato, vista la situazione attuale, la via più ‘facile’ per salvare il nostro Pianeta, e quindi il nostro futuro, non è tanto puntare su nuove tecnologie quanto, semmai, tornare alle basi e piantare alberi: questo permetterebbe di contrastare il carbonio da noi prodotto e che sta inquinando la Terra. Vediamo quanti Alberti dovremmo piantare per salvare il nostro futuro.
Riscaldamento globale e alberi. Gli scienziati spiegano che contro i cambiamenti climatici esistono soluzioni che non necessariamente richiedono l’intervento della tecnologia più sofisticata: per salvare il Pianeta basterebbe infatti ritornare alle basi e piantare alberi. Facendo per la prima volta una stima globale, gli esperti sono riusciti a calcolare quanti alberi dovremmo piantare e quanto carbonio permetterebbero di assorbire.
Quanti alberi. I dati raccolti hanno permesso di calcolare che, con queste attuali condizioni climatiche, i territori della Terra potrebbero sopportare 4,4 miliardi di ettari di copertura di alberi continua. Cioè 1,6 miliardi in più rispetto agli attuali 2,8 miliardi di ettari. Di questi 1,6 miliardi, o,9 miliardi di ettari soddisfano in pieno i criteri per non essere sfruttati dall’essere umano. Insomma, se piantassimo con alberi un’area di terreno grande quanto gli Stati Uniti, questi potrebbero immagazzinare 205 miliardi di tonnellate di carbonio, cioè due terzi dei 300 miliardi di tonnellate di carbonio che attualmente vengono rilasciate nell’atmosfera dall’inquinamento provocato dall’uomo.
Dove dovremmo piantare. Analizzando i territori, gli scienziati hanno calcolato che le zone migliori in cui piantare gli alberi per salvare sono sei:
- In Russia si potrebbero piantare 151 milioni di ettari
- Negli Stati Uniti, 103 milioni di ettari
- In Canada, 78,4 milioni di ettari
- In Australia, 58 milioni di ettari
- In Brasile, 49,7 milioni di ettari
- In Cina, 40,2 milioni di ettari