Calcolatrice alla mano: è possibile piangere un fiume di lacrime?
In Italiano diciamo “piangere un fiume di lacrime”, in inglese si traduce con “cry a river” (Justin Timberlake docet), ma questo modo di dire è realistico e possibile? Alla domanda rispondono i ricercatori della University of Leicester, come spiegato all’interno della pubblicazione intitolata “Is it possible to cry a river?” e pubblicata sul Journal of Interdisciplinary Science Topics.
Quante lacrime contiene un fiume
Riempire una piscina
Per capire se sia effettivamente possibile piangere una quantità di lacrime pari all’acqua che scorre in un fiume, i ricercatori hanno, innanzitutto, preso in considerazione le lacrime di tutti gli abitanti della Terra, e, successivamente, la capienza di un fiume di piccole dimensioni, quindi non stiamo parlando del Rio delle Amazzoni. Il fiume di riferimento è il Roe River che si trova nel Montana, negli Stati Uniti d’America, e che è lungo 61 metri e all’interno del quale scorrono ogni giorno 709.190.040 litri di acqua.
Considerando che una lacrima è pari a 6,2 micro litri, se la moltiplichiamo per il numero degli abitanti della Terra, è evidente che non sia possibile piangere fiumi di lacrime, anche nei casi più gravi di pianti a dirotto. Non è tutto finito però, trattenete le lacrime. Secondo i ricercatori infatti, tutti insieme, impegnandoci, possiamo rattristarci abbastanza da far fuoriuscire 55 lacrime a testa, sufficienti per riempire una piscina da 50m x 25m x2m che equivale a 2.500.000 litri di acqua.
Lo studio dimostra come certi modi di dire anche se non sono realistici, aiutino però a rendere un’idea. Un esempio, sempre parlando di pianti, sono le lacrime di coccodrillo che, in realtà, non sarebbero il frutto di un dispiacere, ma una necessità fisiologica che permette loro di espellere il salino intorno agli occhi. Insomma, la prossima volta che sarete così disperati da piangere a dirotto, distraetevi pensando che non riuscirete mai a riempire un fiume con le vostre lacrime.
[Foto copertina di LMAP]
