Bimbi, allergie alimentari causate da ‘cibo spazzatura’: per la prima volta, l’ipotesi italiana
Il ‘cibo spazzatura’ potrebbe essere la causa dell’epidemia di allergie alimentari che sta caratterizzando i bambini di oggi, questa è l’ipotesi di un nuovo studio italiano che per la prima volta mostra un legame tra questi due fattori. Vediamo insieme come gli scienziati siano giunti a questa conclusione e perché il ‘cibo spazzatura’ potrebbe innescare le allergie alimentari.
Lo studio. Gli scienziati sono partiti dall’analisi degli AGE, advanced glycation end products (prodotto finale della glicazione avanzata), cioè composti che si formano in seguito alla reazione tra una proteina e lo zucchero e presenti nel ‘cibo spazzatura’, per comprendere l’insorgenza delle allergie alimentari nei bambini. Per capirne di più, hanno analizzato 61 bambini tra i 6 e i 12 anni suddivisi in tre gruppi: con allergie alimentari, con allergie respiratore, sani. Dai dati raccolti sui campioni dei vari bambini è emerso che c’è una correlazione significativa tra i livelli sottocutanei di AGE e il consumo di ‘cibo spazzatura’: i bambini con allergie alimentari presentavano infatti livelli sottocutanei più alti di AGE rispetto a quelli con allergie alimentari e a quelli sani. Inoltre, gli esperti sono riusciti a trovare prove del meccanismo di azione eliminatoria degli AGE nel determinare le allergie alimentari.
Cosa sono gli AGE. Gli AGE sono proteine o lipidi che diventano glicosati dopo l'esposizione agli zuccheri e sono presenti ad alti livelli nei cibi spazzatura, come quelli derivanti da zuccheri, alimenti lavorati, cibi scaldati al microonde e carni arrostite o alla brace, ma anche cibo confezionato o fritto. È noto che gli AGE svolgono un ruolo nello sviluppo e nella progressione di diverse malattie basate sull'ossidazione, tra cui diabete, aterosclerosi (dove la placca si accumula nelle arterie) e disturbi neurologici, ma questa è la prima volta che un'associazione è stata trovata tra gli AGE e le allergie alimentari.
Cosa ci dice questo studio. Lo studio è interessante perché apre nuovi canali di riflessione sull’epidemia di allergie alimentari che sta caratterizzando i bambini e se il cibo non è l’unica causa, è fondamentale capire che è comunque una delle cause: la ricerca suggerisce dunque la necessità di approfondire la questione, soprattutto nell’ottica di regolare questi alimenti per limitare le allergie nei bambini.
Lo studio, intitolato “How junk food can contribute to the food allergy epidemic: the potential role of advanced glycation endproducts”, è dell’Università Federico II di Napoli con firma di Roberto Berni Canani.