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Bambini, la salute del cuore si decide già in gravidanza: cos’è la prevenzione primordiale

La salute del cuore dei bambini si determina già durante la gravidanza per questo le future mamme non dovrebbero smettere di fare esercizio fisico e seguire una dieta sana e adeguata, oltre a rinunciare al fumo e all’alcol. Gli esperti italiani ci spiegano l’importanza dell’attività fisica anche una volta nati.
A cura di Zeina Ayache
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La salute dei nostri bambini si determina nel pancione, soprattutto quando parliamo del loro cuore. I cardiologi italiani ci spiegano l'importanza della prevenzione primordiale e come garantirla in occasione del 79/mo Congresso della Società italiana di cardiologia (Sic). Vediamo nel dettaglio cosa c'è da sapere e cosa dovrebbero fare le mamme durante la gravidanza.

Prevenzione primordiale. Quando parliamo di prevenzione primordiale, o iper-primaria, ci riferiamo alle attenzioni che le donne dovrebbero prende durante la gravidanza poiché il loro stile di vita si ripercuote, anche negativamente, sulla salute cardiovascolare futura del bambino. Cosa fare dunque? I consigli riguardano una dieta adeguata, attività fisica regolare e rinuncia totale a fumo e alcol.

I rischi della sedentarietà. L'esercizio fisico è fondamentale per la nostra salute, poiché determina le condizioni del nostro cuore e i cardiologi raccomandano per i bambini tra i 3 e i 5 anni di stare in movimento per almeno 3 ore al giorno, mentre tra i 6 e i 17 anni le ore di attività fisica dovrebbero essere almeno una al giorno. Purtroppo però solo il 3% della popolazione giovane raggiunge questo obiettivo, con conseguenze negative per la salute del cuore, e non solo. Come spiega lo stesso Giuseppe Mercuro, presidente Sic, l'attività fisica “ha un ruolo importante e in molti casi addirittura superiore alla terapia farmacologica nella prevenzione e trattamento delle malattie cardiovascolari, che in larga parte sono provocate proprio dalla sedentarietà: il 9% delle morti premature è attribuibile all’inattività fisica, un ‘peso’ simile a quello del fumo”. Si calcola infatti che praticare esercizi regolarmente riduce del 30% la mortalità.

Italiani pigri. Purtroppo in Italia siamo parecchio pigri, soprattutto i più giovani, questo ha conseguenze non tralascibili sulla salute: il rischio obesità è infatti dietro l'angolo, e con esse l'ipertensione e l'aumento di grassi nel sangue.

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