Bambini e cani: come gestire al meglio la loro convivenza
Quella tra cane e bambino può essere un'amicizia speciale se gestita nel modo corretto dai genitori. Se per noi adulti certe attenzioni che i bimbi riservano al cane possono sembrare tenere e affettuose, per Fido risultano fastidiose e al limite della sopportazione. Che sia infilare le dita nelle orecchie, tirare la coda o, nei casi più gravi, cavalcare il cane, la pazienza di Fido non deve essere messe alla prova, né possiamo pensare che “lui si diverte tanto” solo perché sopporta senza lamentarsi.
Sono incinta, che fare
Per convivere serenamente, come ci spiega anche il medico veterinario comportamentalista Marzia Possenti, è necessario organizzarsi già dalla gravidanza per inserire il cucciolo umano in una famiglia dove è presente un cane. Molto spesso si pensa che debba essere educato Fido ad adattarsi ai capricci del bambino, quando in realtà anche il piccolo umano dovrebbe imparare a gestire tempi e spazi dell'amico a 4 zampe, nozioni che gli torneranno comunque utili nella vita da adulto, quando il senso del rispetto per gli altri, esseri umani o animali, molto spesso viene a mancare. Ecco cosa fare quando si scopre di essere incinta:
- rendere partecipe Fido dell'organizzazione della stanza del bambino, facendogli odorare i vestitini del piccolo e facendolo entrare nella cameretta ad annusare per scoprire cosa si celi lì dentro. Il bambino e ciò che lo riguarda non devono essere un tabù per Fido che altrimenti rischierebbe di sentirsi abbandonato. Ovviamente è vietato far giocare il cane con i vestiti o i giochi del bimbo, a ciascuno il suo.
- se pensate di modificare alcune abitudini (orari di passeggiate, divieto al cane di dormire sul letto, divieto al cane di salire sul divano) non aspettate che il bambino sia nato, ma iniziate già durante la gravidanza a fargli capire del cambiamento.
- acquistare un cancelletto mobile da mettere all'ingresso della stanza del bambino. Prima ancora che il piccolo venga alla luce, Fido deve imparare che, quando il cancelletto è chiuso, in stanza non si può entrare. Questo vi permetterà di lasciare giocare il vostro bimbo in tutta sicurezza e libertà in camera, mentre il cane imparerà a prendersi il suo spazio e non invadere quello del bambino. Fate annusare al cane il cancelletto, magari mettendo qualche boccone sopra, installatelo alla porta e chiudetelo rimanendo fuori dalla stanza con Fido, premiatelo dicendogli che è molto bravo. Entrate nella stanza, lasciando Fido fuori, ditegli che è bravo e poi uscite, richiudendo il cancelletto. Il passo successivo sarà trascorrere qualche minuto prima, e qualche ora dopo, dentro la stanza con il cancelletto chiuso, assicurandovi che Fido sia fuori a suo agio con questa nuova disposizione domestica. Questo strumento potrete utilizzarlo anche per proteggere il cane dal bimbo, ad esempio, mettendolo all'ingresso della vostra camera da letto, dove lui va a riposare, impedendo al piccolo di andare a disturbarlo mentre dorme.
- far conoscere il passeggiano a Fido. Non tutti i cani sanno gestire gli oggetti mobili con rotelle, come ad esempio un passeggino, per questo dovete farglielo conoscere prima ancora dell'arrivo del bimbo. Lasciate il passeggino in una stanza, senza dagli troppa importanza, e permettete a Fido di annusarlo, magari muovendolo con delicatezza.
Il bambino arriva a casa
Il pianto del bambino per alcuni cani può essere problematico, se alcuni consigliano di far ascoltare attraverso lo stereo il pianto di altri bambini al cane durante la gravidanza, altri sostengono che le registrazioni non abbiano lo stesso effetto su Fido poiché le vibrazioni che provocano sono diverse. Ciò che potete fare è creare un luogo sicuro nel quale il vostro cane possa rifugiarsi quando è a disagio e dove nessuno deve andare a disturbarlo, ovviamente dovete costruirlo prima che il bambino sia nato, così da dare il tempo a Fido di sentircisi al sicuro. Invitate il cane a seguirvi quando dovete cambiare il bambino, fateglielo odorare e rendetelo partecipe il più possibile, lasciandolo tranquillo quando invece sta riposando e non è interessato a ciò che state facendo. Portate il cane in passeggiata con il bambino, in modo che possa sentirsi non come un membro escluso della famiglia, ma come un sostegno e parte integrante del gruppo. Non dimenticatevi di organizzare almeno una uscita solo con il cane.
Piccoli bimbi crescono
Sin da subito dovete essere presenti ad ogni interazione tra il cane e il bambino, che non dovranno mai essere lasciati da soli, soprattutto in presenza di cibo o altre risorse, giochi o acqua che siano. Insegnate al bambino che:
- non ci si avvicina al cane quando dorme
- non si tocca il cane mentre è sdraiato o è addormentato
- non si corre o si passa vicino al cane mentre mangia
- non si tirano coda o orecchie al cane
- non si cavalca il cane
- non si toccano i cani degli altri senza prima chiedere il permesso
- non si urla in presenza di cani
L'obiettivo non è insegnare al bambino il terrore per il cane, ma semmai il rispetto, in questo modo la relazione con Fido potrà davvero essere splendida. Al piccolo non si dirà che bisogna evitare di toccare il cane mentre dorme perché potrebbe mordere, cosa che non è certa ovviamente, ma piuttosto che bisogna rispettare i tempi e gli spazi altrui, che non tutti hanno voglia di essere toccati mentre riposano. La parola d'ordine è rispetto. È vero che ci sono cani che adorano il contatto con i bambini, che sanno occuparsene e che provano realmente piacere a stare con loro, ciò non toglie che i bimbi debbano imparare a capire che ogni cane ha la propria personalità e che prevenire è sempre meglio che curare. Se avete dubbi, durante la gravidanza e quando il vostro bimbo sta crescendo, chiedete consiglio ad un educatore cinofilo che saprà darvi ottime soluzioni per gestire al meglio la convivenza.
Difficoltà insormontabili
Ci sono cani che hanno molta paura dei bambini, tanto da, in alcuni casi, arrivare a pinzarli. In questi casi, la scelta migliore è richiedere l'aiuto di un istruttore cinofilo o di un medico veterinario comportamentalista. Queste figure professionali sono adatte per aiutarvi anche nei casi più complicati.