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Autismo, grave nausea mattutina durante la gravidanza aumenta del 53% il rischio per i bambini

Gli scienziati hanno scoperto che la nausea mattutina grave in gravidanza, l’iperemesi gravidica, incrementa del 53% il rischio per il feto di sviluppare il disturbo dello spettro autistico. Vediamo insieme come gli esperti siano giunti a questa conclusione e quale potrebbe essere il legame tra nausea grave e autismo.
A cura di Zeina Ayache
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Gli scienziati hanno scoperto che la grave nausea mattutina in gravidanza aumenta del 53% il rischio per il feto di sviluppare l’autismo. Vediamo insieme come gli esperti siano giunti a questa conclusione e cosa c’è da sapere.

Per determinare l'associazione tra l’iperemesi gravidica (grave nausea mattutina) e il disturbo dello spettro autistico, i ricercatori hanno esaminato le cartelle cliniche di quasi 500.000 donne in gravidanza e i loro bambini nati tra il 1991 e il 2014. Inoltre gli scienziati hanno confrontato i bambini le cui madri avevano una diagnosi di iperemesi gravidica durante la gravidanza con quelli le cui madri invece non avevano sofferto di questo disturbo.

I dati raccolti e analizzati hanno permesso agli scienziati di giungere alla conclusione che i bambini le cui madri avevano sofferto di grave nausea mattutina durante la gravidanza avevano il 53% di rischio in più di essere autistici. Nello specifico, gli esperti hanno scoperto che:

  • l’iperemesi gravidica è stata associata ad un aumentato rischio di autismo quando questa veniva diagnosticata durante il primo e il secondo trimestre di gravidanza, ma non quando veniva diagnosticata solo nel terzo trimestre
  • l'iperemesi gravidica è stata associata al rischio di autismo indipendentemente dalla gravità dell'iperemesi gravidica della madre
  • l'associazione tra iperemesi gravidica e disturbo dello spettro autistico era più forte nelle ragazze rispetto ai ragazzi
  • i farmaci usati per trattare l'iperemesi gravidica non sembravano essere correlati al rischio di autismo.

I risultati, spiegano gli scienziati, sono in linea con l'ipotesi che le donne che soffrono di iperemesi gravidica abbiano uno scarso apporto nutrizionale, che a sua volta può portare a potenziali danni a lungo termine allo sviluppo neurologico nei loro bambini. Lo studio non può, tuttavia, escludere altre possibili spiegazioni, come le esposizioni perinatali ad alcuni farmaci e il fumo materno.

L'iperemesi gravidica si verifica in meno del 5% delle gravidanze e porta le donne a soffrire di nausea intensa che non permette di trattenere cibo e liquidi, con conseguente rischio di disidratazione pericolosa e alimentazione inadeguata per la gravidanza.

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