Attacchi di panico e ansia: cosa sono e come riconoscere le ‘onde anomale’ di paura
In Italia sono circa 10 milioni le persone che hanno sperimentato almeno una volta un attacco di panico, considerato da DSM (Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali), come un disturbo d'ansia. Un evento emotivo improvviso, devastante e all'apparenza inspiegabile. Nonostante non lasci segni visibili sul corpo, può segnare, se non curato, con cicatrici indelebili chi lo sperimenta, diventando una vera e propria malattia invalidante. Gli individui più colpiti sono i giovani dai 20 ai 30 anni e le donne che, secondo le statistiche, presentano un'incidenza doppia rispetto agli uomini. È importante saper riconoscere subito i sintomi, troppo spesso o sottovalutati o confusi, rivolgendosi agli specialisti e poter così tornare a vivere "tranquillamente" le nostre paure.
Il disturbo da attacchi di panico (DAP)
È un fenomeno singolo con inizio e una fine che non va confuso con uno stato d'ansia cronico o comunque duraturo. Può manifestarsi ovunque, come in fila alla cassa di un super mercato, sotto la doccia o mentre ci si accinge ad addormentarsi. È descritto, da chi lo vive, come "un'onda anomala" di paure che improvvisamente ci colpiscono. I sintomi fisici descritti sono molto forti e non di rado scambiati con un attacco cardiaco. Le sensazioni di chi vive un DAP sono così spiacevoli da influire negativamente anche su i momenti normali. Generano un vero e proprio "terrore del terrore" con una fobia che l'evento si ripresenti o uno stato depressivo che porta il malato di DAP ad isolarsi. Secondo i medici l'attacco di panico è un segnale di un disagio emotivo, che qualcosa non funziona. La sua comparsa è spesso associata a grandi cambiamenti, non per forza negativi, come può essere la nascita o la perdita di una persona cara, un divorzio o altri eventi significativi.
Sintomi
- senso di oppressione o fastidio al petto
- tremori
- palpitazioni
- tachicardia
- vampate
- brividi
- paura di impazzire
- depersonalizzazione
- senso di fame d'aria
- paura di morire
- tremori alle braccia e/o alle gambe
- sensazioni di torpore o di formicolio
Cosa fare in caso di attacco di panico
- Controlla la respirazione. L'iperventilazione provoca vertigini e oppressione al petto, sintomi che si verificano durante un attacco di panico. Imparando a controllare il respiro, puoi calmarti prima che l'ansia cominci a crescere
- Impara a rilassare i muscoli. Una risposta atavica del corpo umano al pericolo è l'irrigidimento muscolare, per permetterci di difenderci o di scappare. In caso di attacco di panico, dato che è una paura psicologica, che non si può né colpire con un pugno, né da cui si può sfuggire correndo, rilassa i muscoli in tensione, ti aiuterà ad uscire dalla condizione di allerta
- Distraiti. Quando l'ansia inizia a passare, concentrarti su ciò che ti circonda e continua a fare ciò che stavi facendo prima.
Cosa fare per prevenire un attacco di panico
- Dormi un numero sufficiente di ore. Il sonno insufficiente o di scarsa qualità può peggiorare l'ansia, quindi cerca dormire da sette a nove ore a notte
- Allenarsi regolarmente. È provato che l'esercizio fisico abbassa significativamente il cortisolo, anche detto l'ormone dello stress. Allenarsi o praticare uno sport è un ottimo metodo per prevenire i DAP
- Evita sigarette, alcool e caffeina. I vari effetti collaterali dati dall'assunzione di questi prodotti possono aumentare o provocare i sintomi di un DAP
È possibile curare gli attacchi di panico?
La cura del disturbo da attacco di panico si presenta in svariate forme, anche a causa della multi fattorialità della malattia. Ricordiamo che all'insorgere dei primi sintomi è buona regola recarsi da un medico che ci consiglierà il percorso di cura più adatto. Se infatti farmaci e terapie comportamentali possono aiutare a contrastare gli spiacevoli sintomi e aiutarci a tornare a vivere una vita normale, lo stato d'ansia, di cui spesso il DAP è la punta dell'iceberg, richiede una terapia psicoterapica per trovare e capire le cause che la generano.