Artemis, svelato il nome della prossima missione sulla Luna con prima astronauta donna
Si chiamerà Artemis la prossima missione sulla Luna della NASA che vedrà come protagonista un’astronauta americana. Sembra che gli americani si siano proprio decisi a riconquistare il nostro satellite e, questa volta, il viaggio spaziale si tinge di rosa. Vediamo insieme cosa c’è da sapere sulla missione Artemis e perché è stata chiamata così.
Da Apollo ad Artemis. Artemis è un nome greco di Artemide, la dea greca della caccia, è figlia di Zeus e Latona e sorella gemella di Apollo, il che spiega la scelta di nominare così la nuova missione, visto le precedenti ‘Apollo’ che ci portarono sul nostro satellite. E non è tutto. Artemide è anche la personificazione della Luna crescente, insomma, a livello di nome la NASA sembra essere già pronta. Manca però qualche dettaglio organizzativo per la partenza.
Pronti per il 2024. La NASA non fa che ripeterlo, il 2024 sarà l’anno della Luna, l’anno in cui la missione Artemis ci porterà nuovamente sul nostro satellite, questa volta per restarci e per sfruttare il suolo lunare come trampolino di lancio per Marte e lo spazio. Gli scienziati sono al lavoro, mancano però alcuni dollari da investire sulla missione, stiamo parlando di 1,6 miliardi di dollari addizionali utili alla realizzazione dei nuovi veicoli spaziali per permettere alla NASA di rispettare la deadline. Attualmente il budget attuale per la NASA in totale è di 21,5 miliardi di dollari e, nel 2019, sono stati spesi 4,5 miliardi di dollari per la realizzazione dello spacecraft Orion, dello Space Launch System (SLS) e di una mini-stazione orbitale lunare, tutti elementi fondamentali per Artemis.
Artemis, una missione ‘in rosa’. Mentre si sta cercando di capire se alla fine la NASA riuscirà a trovare i soldi per completare i lavori e andare sulla Luna nel 2024, arriva la conferma della volontà di ‘spedire’ sul satellite per la prima volta una donna astronauta. Insomma, sembrerebbe che la missione Artemis rappresenti non solo un nuovo grande passo per l’umanità, ma anche un salto in avanti per la parità dei sessi. Staremo a vedere.