Quante volte vi è capitato di parlare di ‘mangiare o no la carne' in questi ultimi tempi? L'argomento sta diventando sempre più scottante viste le diverse implicazioni che ha da: da un lato c'è l'attribuzione di gran parte della causa del riscaldamento globale agli allevamenti intensivi, dall'altro c'è la questione ‘etica' che implica la comprensione delle sofferenze che gli animali subiscono durante le loro vita e nel momento in cui vanno al macello, e poi quella salutare, quindi le condizioni di scarsa igiene in cui spesso si trovano gli animali e l'utilizzo di farmaci per guarirli da infezioni e malattie, così come le conseguenze per la nostra salute di una dieta vegetariana o vegana. Insomma, la questione ‘carne' diventa sempre più complessa. E la consapevolezza sempre più fondamentale. Quando parliamo di consapevolezza ci riferiamo all'essere consapevoli realmente del processo che porta la nostra carne in tavola che ci permette dunque di poter prendere una libera scelta.
Per scegliere consapevolmente, e quindi liberamente, dobbiamo sapere cosa succede in ogni fase di lavorazione della carne, come ad esempio durante la macellazione. Per darci una mano ad essere consapevoli, Animal Equality ha rilasciato un nuovo video che mostra cosa accade in un macello di bovini in Lombardia, dove, purtroppo, non sempre vengono rispettate le norme che regolano la procedura di macellazione che diventa una vera e propria tortura: le immagini documentano operatori che maltrattano gli animali spingendoli e tirandoli con violenza, operatori che colpiscono i bovini in testa con una forca e una spranga, animali bendati in maniera inadeguata e terrorizzati, animali macellati senza stordimento efficace, animali sgozzati ancora coscienti e lasciati ad agonizzare per interi minuti. Insomma, questo è tutto ciò che avviene perché noi possiamo mangiare carne.
Mangiare carne non deve implicare il maltrattamento degli animali, basterebbe applicare le norme attualmente previste che mirano a ridurre al minimo la sofferenza. A tal fine è stata lanciata una petizione rivolta al Parlamento proprio per ottenere, fra le varie richieste, l’installazione di telecamere a circuito chiuso nei macelli e il rispetto dello stordimento senza deroghe ed eccezioni.