81 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Andare a letto arrabbiati ha effetti negativi sulla nostra vita: ecco perché

I ricercatori hanno scoperto cosa succede nel nostro cervello quando andiamo a dormire arrabbiati. Gli effetti negativi non sono da sottovalutare e potrebbero spiegarci come mai dopo un trauma soffriamo di disturbi del sonno.
A cura di Zeina Ayache
81 CONDIVISIONI
Immagine

Quante volte ci è stato suggerito di non andare a letto arrabbiati? Il motivo di questo consiglio non sta solo nell’evitare di disturbare i nostri sogni magari finendo per fare degli incubi. Andare a letto senza risolvere un problema che ci influenza negativamente ha effetti sul lungo periodo sulla nostra memoria e sulle emozioni che proviamo. Insomma, se prima di andare a dormire abbiamo litigato con un amico o una fidanzata, la sensazione di quella discussione si insinua nel nostro cervello al punto che, la mattina dopo, non solo saremo più arrabbiati di prima, ma il ricordo della controversia sarà ormai parte della nostra memoria e faremo fatica a dimenticarlo. Ma come è possibile? Ce lo spiegano i ricercatori della Beijing Normal University, attraverso lo studio intitolato “Memory consolidation reconfigures neural pathways involved in the suppression of emotional memories” e pubblicato su Nature Communications.

Partiamo dal presupposto che il sonno, in generale, consolida la nostra memoria, lo stesso discorso è valido anche per le emozioni e i ricordi negativi.: questo implica che sono destinati a durare a lungo nel nostro cervello. Per giungere a questa conclusione, gli scienziati hanno analizzato la risposta cerebrale di un gruppo di 73 uomini ai quali è stato chiedo di sopprimere volontariamente i ricordi negativi precedentemente indotti dai ricercatori attraverso la visione di immagini scioccanti come persone ferite, bambini che piangono o corpi mutilati.

Dopo aver visto le immagini, i partecipanti sono andati a dormire e il giorno dopo i ricercatori hanno mostrato loro fotografie neutre chiedendo però o di riportare alla memoria le sensazioni provate prima di andare a dormire o di sopprimerle, in tutto ciò mentre ne osservavano l’attività cerebrale. I dati raccolti hanno permesso di scoprire che il ricordo delle emozioni negative era stato immagazzinato nella parte del cervello della memoria a lungo termine.

Quanto scoperto, secondo gli scienziati, potrebbe spiegarci anche perché, in seguito ad un trauma, soffriamo di disturbo del sonno: in pratica il nostro corpo e il nostro cervello, tenendoci svegli, ci impedirebbe di immagazzinare i ricordi negativi di un incidente permettendoci di bloccare la formazione di memorie traumatiche.

81 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views