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Anche i cani e i gatti contagiati da questa variante Covid sviluppano la miocardite

Lo ha scoperto un team di veterinari nel Regno Unito in seguito all’aumento di casi di miocardite negli animali da compagnia: “Sono suscettibili alla variante Alfa e rischiano di sviluppare anomalie cardiache come i pazienti Covid”.
A cura di Valeria Aiello
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Oltre l’uomo, anche altre specie animali possono essere contagiate dal coronavirus Sars-Cov-2. Casi di infezione sono stati riportati in visoni, tigri e leoni ma anche in alcuni animali da compagnia, come gatti e cani, spesso in seguito al contatto ravvicinato con persone infette. Le evidenze finora disponibili hanno suggerito che l’infezione negli animali può dare luogo a forme asintomatiche di Covid, sebbene in alcuni casi siano state descritte sintomatologie respiratorie e gastrointestinali.

Un nuovo studio ha però rilevato che la variante Alfa (B.1.1.7) di Sars-Cov-2 può causare la miocardite negli animali domestici, analogamente a quanto osservato nell’uomo in seguito all’infezione virale e molto raramente come effetto collaterale dei vaccini anti-Covid a mRNA. La condizione, che è un’infiammazione a carico tessuto muscolare del cuore (miocardio), è stata riscontrata in alcuni cani e gatti risultati positivi alla variante Alfa o che avevano sviluppato anticorpi diretti contro il virus a distanza di due-sei settimane dai segni di malattia cardiaca. La maggior parte dei proprietari di questi animali aveva manifestato sintomi respiratori riconducibili all’infezione da coronavirus nelle settimane precedenti, risultando positiva a Sars-Cov-2.

In totale, i ricercatori hanno descritto 11 casi di miocardite negli animali domestici: due gatti e un cane erano positivi alla variante Alfa del virus, e altri due gatti e un cane avevano gli anticorpi diretti contro il patogeno. I restanti cinque animali sono risultati negativi ad anticorpi e al virus e nessuno degli esemplari testati ha mostrato sintomi di infezione respiratoria o altri segni di Covid, sebbene tutti avessero la miocardite.

I risultati delle analisi, dettagliati in un articolo pubblicato sulla rivista scientifica Veterinary Record, hanno dunque dimostrato la suscettibilità all’infezione da variante Alfa degli animali domestici, evidenziando il rischio di insorgenza di infiammazione del miocardio in cani e gatti. “Il nostro studio riporta i primi casi di cani e gatti affetti da variante Alfa di Covid e mette in evidenza, più che mai, il rischio che gli animali da compagnia possano essere infettati da Sars-Cov- 2 – ha affermato l’autore principale della ricerca, il professor Luca Ferasin del Ralph Veterinary Referral Centre di Marlow, nel Regno Unito – . Abbiamo anche riportato le manifestazioni cliniche atipiche, caratterizzate da gravi anomalie cardiache, una complicanza ben nota nelle persone affette da Covid-19 ma mai descritta prima d’ora negli animali domestici”.

Tuttavia, ha concluso Ferasin, l’infezione da coronavirus negli animali domestici “rimane una condizione relativamente rara e, in base alle nostre osservazioni, sembra che la trasmissione avvenga dall’uomo agli animali domestici, piuttosto che viceversa”.

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