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Alluvioni e ondate di calore minacciano le città italiane

Per caratteristiche fisiche e strutturali, le città italiane sono il luogo dove l’impatto dei cambiamenti climatici è più amplificato. In aumento temperature medie e precipitazioni annuali.
A cura di Valeria Aiello
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Le città italiane sono tra i luoghi dove l’impatto dei cambiamenti climatici è più amplificato. Le caratteristiche strutturali, per quantità e qualità del costruito, con elevata presenza di superfici impermeabili e limitate zone a carattere naturale, per quanto localmente diverse, rendono le aree urbane accomunate da elementi per cui fenomeni estremi, come ondate di calore o precipitazioni intense, possono produrre impatti la cui intensità è più alta che altrove. Tra questi, l’aumento delle temperature negli ultimi 30 anni e l’aumento del rischio di ondate di calore e alluvioni urbane, come documentato dal report del Centro Euro-Mediterraneo sui cambiamenti climatici (CMCC) in sei città italiane (Milano, Bologna, Roma, Napoli, Torino e Venezia).

Nel corso del ventunesimo secolo si supererà il riscaldamento globale di 1,5 °C e 2 °C, se non si metteranno in atto importanti politiche di riduzione delle emissioni di CO2 e altri gas serra” premette la pubblicazione che offre un’analisi aggiornata di clima, impatti, rischi e strumenti di cui si stanno dotando sei tra le principali città italiane.

Le città italiane minacciate dai cambiamenti climatici

Sei città molto diverse ma che hanno in comune temperature medie annue in aumento, come a Milano e nelle altre città prese in esame, dove l’evoluzione del clima mostra aumenti significativi e la serie consecutiva di anni caldi più lunga dal 2014, con una temperatura media che, per il capoluogo lombardo, è stata fino a 0,9 °C più alta nel 2020.

Temperatura media annua in crescita anche a Napoli, dove si registrano aumenti significativi un lieve trend positivo anche per le precipitazioni. A Roma, la serie consecutiva di anni più caldi parte dal 2011, con aumenti medi di poco contenuti. Le notti calde consecutive, con temperature mai sotto i 20 °C, aumentano in tutte le città, inclusa Venezia, dove l’incremento della temperatura ha superato in media 1,1 °C negli ultimi 30 anni, più di ogni altra città.

Per ciascuna delle sei città, l’analisi valuta gli impatti legati a temperature e precipitazioni e come si stanno gestendo i rischi legati ai cambiamenti climatici, comprese le strategie e i piani per contenerne i rischi connessi. “Nonostante la loro diversità, gli scenari per tutte le città mostrano che le strategie di adattamento riducono l’entità degli impatti negativi, in particolare la mortalità delle ondate di calore – indica il rapporto – . In tutte le città di evince una maggiore consapevolezza e la necessità di includere il rischio climatico nelle valutazioni territoriali. Questo processo deve continuare, deve essere intensificato e costantemente allineato alle acquisizioni scientifiche più robuste ed aggiornate”.

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