Allergia al latte vaccino reversibile modificando i batteri intestinali dei neonati
I batteri naturalmente presenti nel nostro sistema digestivo, detti microbioma, possono aiutare a prevenire le allergie e diventare una terapia. E’ quanto scoperto dallo studio condotto da Cathryn Nagler, ricercatrice dell'università di Chicago. L’equipe di scienziati è riuscita a bloccare l'allergia al latte e, prima ancora, quella alle arachidi. Per riuscirci hanno dovuto lavorare su una formula di probiotici che hanno restituito ai batteri intestinali di parecchi bambini una straordinaria tolleranza al latte vaccino. Allo studio hanno preso parte anche i ricercatori dell’Argonne National Laboratory e i colleghi dell’Università Federico II di Napoli.
Allergia al latte vaccino è reversibile. I neonati tolleranti al latte vaccino sono risultati tutti in possesso di alti livelli di ceppi batterici capaci di produrre acidi grassi come il butirrato. Questi hanno la peculiarità di aiutare l’intestino a mantenere l'omeostasi, la tendenza naturale al raggiungimento di una relativa stabilità interna delle proprietà chimico-fisiche che accomuna tutti gli organismi viventi. La scoperta di questa tipologia di batteri, specializzati nel controllare la tolleranza agli alimenti problematici come il latte vaccino, potrebbe essere cruciale per lo sviluppo di nuovi trattamenti capaci di aiutare i bambini a superare le proprie allergie.
Tra le cause delle allergie anche l’abuso di antibiotici. Negli ultimi dieci anni, stando a quanto riportato sulle pagine di The ISME Journal, nei paesi sviluppati c’è stato un considerevole aumento dei soggetti affetti da allergia alimentare. Secondo gli esperti l’aumento si aggira attorno al 20%. L’allergia al latte vaccino è quella probabilmente più comune e si riscontra nel 3% dei bambini di tutto il mondo. Gli scienziati hanno elementi comprovanti le cause, in gran parte ambientali ma anche legate alle abitudini personali. L’abuso diffuso di antibiotici, spesso ricettati con troppa leggerezza, come anche le cattive abitudini alimentari e la ridotta esposizione alle malattie infettive non giocano certamente a favore della salute delle persone.
Nell'equipe di ricercatori anche uno scienziato italiano. Precedenti ricerche, condotte in collaborazione con l’esperto italiano Roberto Berni Canani della Federico II di Napoli, hanno dimostrato che i bambini con allergia al latte vaccino, e nello specifico quelli alimentati con latte artificiale contenente una tipologia di caseina integrata con il probiotico batterico Lactobacillus rhamnosus GG (LGG), sviluppano una tolleranza superiore alla media. I neonati trattati con la formula probiotico LGG, ha evidenziato poi Nagler, avevano inoltre livelli più elevati di batteri che producono il butirrato. Questo ha suggerito agli esperti che la tolleranza è legata all'acquisizione specifici ceppi di batteri, inclusi i Blautia e i Coprococcus. "Tradurre questi risultati in trattamenti clinici – ha commentato Jack Gilbert, professore associato presso il Dipartimento di Ecologia ed Evoluzione dell'Università di Chicago – è il nostro prossimo obiettivo".