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Alcol sintetico senza postumi, un sogno che diventa realtà (tra 5 anni)

Un alcol sintetico che non ha postumi da sbronza, questo è il progetto a cui sta lavorando lo scienziato David Nutt dell’Imperial College di Londra e che potrebbe essere pronto per il mercato entro i prossimi cinque anni. Nutt ci svela come sia possibile bere grandi quantità di alcol senza stare male e soffrire il giorno dopo.
A cura di Zeina Ayache
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Gli effetti dell'alcol sul nostre cervello
Gli effetti dell'alcol sul nostre cervello

Ubriacarsi e svegliarsi il giorno dopo senza postumi, questo è il sogno di tutti coloro che hanno superato i 30 anni, ma che non hanno ancora perso la passione per le bevute. In aiuto di coloro che soffrono di postumi arriva David Nutt, uno scienziato che sta lavorando alla creazione di un alcol sintetico in grado di eliminare del tutto gli effetti negativi di questa bevanda sul corpo e che potrebbe essere sul mercato entro i prossimi 5 anni. Vediamo insieme cosa c’è da sapere sull’alcol sintetico ‘postumi-free’.

Alcarelle, l’alcol sintetico di Nutt. Nutt non è un uomo qualunque, ma è il direttore dell’unità di neuropsicofarmacologia dell’Imperial College di Londra e dal 1983 lavora ad Alcarelle, il nome di quest’alcol sintetico che dovrebbe evitarci i postumi. Alcarelle in pratica è in grado di fornirci gli stessi effetti dell’alcol classico, quindi è rilassante e ci rende più socievoli e potenzialmente possiamo berne quanto ne vogliamo poiché sarà studiato per raggiungere un ‘picco’ oltre il quale non è possibile andare, anche abbondando con le quantità. E non è tutto, oltre a non ridurci in condizioni pietose, come può fare l’abuso di alcol, Alcarelle ci eviterà i mal di testa, la nausea, i dolori e i crampi addominali tipici di chi la notte fa il leone, e poi la mattina si sveglia…..coi postumi.

Come mai Alcarelle non ha postumi. L’idea di Alcarelle, come dicevamo, risale al 1983, quando Nutt, nell’ambito di una ricerca sugli effetti dell’alcol, ne scoprì l’antidoto. In pratica, Nutt fu il primo a dimostrare che l’alcol influisce sul cervello stimolando i recettori GABA e rallentando l’attivazione dei neuroni. Intervenendo sui recettori GABA, Nutt riuscì a far tornare sobri i topi precedentemente fatti ubriacare. Quanto scoperto però non risultò applicabile sugli esseri umani. Grazie ad ulteriori ricerche però Nutt sta riuscendo a bypassare questo limite concentrandosi su alcuni specifici recettori GABA, producendo diversi effetti. Alcarelle dunque, questo alcol sintetico, potrebbe essere realizzato con ‘ingredienti’ diversi a seconda del contesto nel quale pensiamo di berlo: per un pranzo di lavoro, per una festa, per esempio.

Ancora 5 anni. Attualmente gli scienziati e Nutt stanno lavorando su due fronti: da un lato accertarsi sulla sicurezza per la salute di questo alcol sintetico, dall’altro il sapore. L’obiettivo è comunque quello di avere un prodotto finito entro i prossimi cinque anni che, certificato e regolamentato, possa essere introdotto sul mercato.

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