Adolescenti sempre più depressi per colpa di social media e TV: è un circolo vizioso
I social media e la TV sono collegati con l’aumento dei sintomi della depressione negli adolescenti: guardare passivamente questi schermi ha dunque conseguenze negative sull’umore dei più giovani. Vediamo insieme come gli scienziati siano giunti a questa conclusione e com’è possibile che social media e TV siano così dannosi per gli adolescenti a livello comportamentale.
Lo studio. Per giungere alle loro conclusioni, gli scienziati hanno raccolto dati da 4.000 adolescenti tra i 12 e i 16 anni e hanno chiesto loro di segnare, in autonomia, quanto tempo trascorressero davanti agli schermi digitali e di dividere questo tempo tra i dispositivi utilizzati, social media, televisione, video giochi e utilizzo del computer. Inoltre ai giovani è stato chiesto di compilare alcuni questionari utili a valutare eventuali sintomi della depressione. I dati raccolti e messi a confronto hanno permesso agli scienziati di capire se e come social media, televisione, video giochi e utilizzo del computer incrementano i sintomi della depressione.
Più depressi perché invidiosi. I ricercatori spiegano che effettivamente guardare le bacheche dei social network passivamente e guardare la TV passivamente incrementa i sintomi della depressione. “Più un adolescente trascorre il suo tempo sui social media o davanti alla TV, più i sintomi della depressione diventano gravi”, spiegano gli esperti. Ma perché? Social media e TV espongono gli adolescenti ad immagini di altri adolescenti che però appaiono più perfetti e più felici di loro, con una vita più interessante e con più cosa da fare. Inoltre, più alcune tipologie di immagini colpiscono gli adolescenti, facendoli sentire in difetto, più si soffermano su di esse e più tendono a cercarne di altre simili: in questa spirale scatta il circolo vizioso dei social media e della TV che porta a rendere i giovani sempre più depressi. Il confronto con l’altro, senza la consapevolezza che si tratta di finzione e che tutti quanti attraverso i social e la TV mostrano la parte migliore (non necessariamente veritiera) di sé, genera dunque frustrazione e depressione.
Lo studio, intitolato "Association of Screen Time and Depression in Adolescence", è stato pubblicato su JAMA Pediatrics.