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5 cose assurde sulle rane che ti faranno impazzire per questi anfibi che saltano

Ci sono pochi animali che riescono ad attirare la curiosità di grandi e piccoli come le rane, per il loro aspetto bizzarro, il modo di muoversi e l’affascinante, duplice ciclo vitale. Ecco 5 cose che devi assolutamente sapere su di loro.
A cura di Andrea Centini
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Appartenenti alla classe degli anfibi, i primi vertebrati che colonizzarono l'ambiente terrestre del nostro pianeta, le rane sono animali estremamente affascinanti e peculiari, non solo per il loro aspetto bizzarro, ma anche per i molteplici adattamenti metabolici e comportamentali, che gli hanno permesso di sopravvivere sino ad oggi in un ambiente sempre più ostile. Vi sono specie che riescono a saltare venti volte la lunghezza del proprio corpo, altre che possono sopravvivere senza acqua nel deserto per sette anni, altre ancora che portano sul dorso i propri piccoli sino a quando non raggiungono l'età adulta. Nonostante la grandissima biodiversità e le nicchie ecologiche conquistate, la maggior parte delle 6.200 specie di anfibi anuri è in pericolo di estinzione, principalmente a causa delle attività antropiche e di una insidiosa malattia che non gli sta lasciando scampo. Celebriamo la giornata mondiale delle rane con cinque curiosità che dovete assolutamente sapere su questi animali.

La rana che si iberna

Quando pensiamo ad animali in grado di resistere a climi estremamente rigidi come quello dell'Alaska, di solito si tratta di grossi mammiferi con una folta pelliccia. Praticamente a nessuno verrebbe in mente un anfibio, un animale a sangue freddo, eppure la rana lignea (Rana sylvatica) ha probabilmente l'adattamento al gelo più straordinario dell'intero regno animale. Queste rane possono infatti letteralmente congelare, fino a diventare dei piccoli blocchi di ghiaccio. Quando le temperature iniziano a scendere troppo il loro metabolismo immette dello zucchero in circolo, con specifica funzione di antigelo. A temperature ancora più basse avviene l'ibernazione: il cuore smette di battere, l'urea viene trattenuta e anche la respirazione viene interrotta. In questo stato di morte apparente la rana lignea può sopravvivere per giorni e addirittura settimane, anche a 16° centigradi sotto zero.

Una rana lignea fotografata in Canada: credit W-van
Una rana lignea fotografata in Canada: credit W-van

Le rane mangiano con gli occhi

Se osservate attentamente una rana mentre inghiotte la sua preda noterete che essa chiude sempre gli occhi, i quali, in base alla specie di appartenenza, compiono un movimento più o meno accentuato dall'alto verso il basso. Ciò avviene perché questi animali usano gli occhi come un vero e proprio compattatore, spingendo il cibo nella faringe attraverso un'azione meccanica verticale. Fu analizzata per la prima volta ai raggi-X nel 2004 da ricercatori dell'Università del Massachusetts. Si tratta di un adattamento anatomico legato al fatto che le rane generalmente non hanno denti, mentre la loro lingua, essendo fissata nella parte posteriore del cavo orale, non può spingere all'indietro la preda inghiottita. In pratica, le rane non possono mangiare con gli occhi aperti.

Una rana che ha appena divorato un grillo: credit FlyingYankee59
Una rana che ha appena divorato un grillo: credit FlyingYankee59

L'arma segreta delle rane

Biologi e ingegneri meccanici del Georgia Institute of Technology hanno scoperto che la saliva delle rane è in grado di cambiare viscosità in maniera repentina, grazie a una reazione chimica in tre fasi che trasforma la loro lingua in un'arma di predazione perfetta. È così appiccicosa che gli insetti non hanno praticamente scampo, ma alcune specie riescono a catturarvi persino piccoli mammiferi e uccelli. La saliva passa rapidamente da una viscosità paragonabile a quella di una soluzione acquosa a quella del miele non appena entra in contatto con la preda, tornando più fluida quando il cibo viene trasportato nel cavo orale. L'azione della saliva è agevolata dalla fulminea e morbidissima lingua, che aderisce perfettamente alle prede con una presa adesiva superiore di 50 volte a quella delle famose “mani appiccicose” che un tempo andavano tanto di moda.

Una rana cattura una preda: credit Georgia Tech
Una rana cattura una preda: credit Georgia Tech

Il vertebrato più piccolo del mondo

Le rane hanno dimensioni medie incluse in un range che va dai 3 ai 7 centimetri circa, tuttavia in questo gruppo di anfibi si annoverano specie che riescono a stare comodamente su una monetina da un centesimo e altre che possono superare i tre chilogrammi di peso. La rana più piccola del mondo, scoperta nel 2009 in Nuova Guinea, fu classificata nel 2012 da un team di erpetologi della Louisiana State University. Chiamata Paedophryne amauensis, questa specie misura appena 7,7 millimetri, un record che gli vale anche il primato di vertebrato più piccolo del pianeta. All'opposto di questa specie, che è in buona compagnia, vi è la rana golia (Conraua goliath) africana, che può superare i 30 centimetri di lunghezza e arrivare fino a 80 centimetri con le zampe distese.

Paedophryne amauensis, la rana più piccola del mondo misura solo 7,7 millimetri: credit Rittmeyer EN
Paedophryne amauensis, la rana più piccola del mondo misura solo 7,7 millimetri: credit Rittmeyer EN

A rischio estinzione a causa di un fungo

Il peggior nemico degli anfibi anuri e urodeli (rane, rospi, raganelle, tritoni e salamandre) è un fungo chiamato Batrachochytrium dendrobatidis. Esso è responsabile della chitridiomicosi, una malattia che aggredisce la sensibilissima pelle di questi animali. A causa del fungo moltissime specie sono arrivate sull'orlo dell'estinzione in ogni angolo mondo, con i vari focolai che dall'Africa si sono spostati nel giro di pochi anni negli altri continenti. Nei torrenti di alcuni stati dell'America Centrale la chitridiomicosi ha ucciso dal 90 al 100 percento delle rane presenti, e una vera e propria strage fu registrata nel 1993 in Australia. La malattia è arrivata anche in Italia nel 2001, mettendo seriamente in pericolo la sopravvivenza di questi anfibi, tra i primi a soffrire a causa dei cambiamenti climatici. E proprio il riscaldamento globale, in associazione al commercio indiscriminato, sarebbe direttamente responsabile della diffusione dell'epidemia, avendo reso la pelle delle rane più suscettibile alle infezioni.

Una rana uccisa dal fungo : credit wikipedia
Una rana uccisa dal fungo : credit wikipedia

[Foto di Gabriela-Neumeier]

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