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Vedere grigio quando si è tristi non è solo un modo di dire

Quando siamo tristi la nostra percezione visiva cambia e non riusciamo a vedere con precisione i colori che vanno dal blu al giallo.
A cura di Zeina Ayache
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Colori ed emozioni
Colori ed emozioni

Quando si è tristi è facile vedere “tutto grigio” e non è solo un modo di dire. Secondo due nuove ricerche, infatti, le persone giù di morale percepiscono diversamente la scala di colori che va dal blu al giallo tanto da vedere le tonalità più “spente”. Lo studio, pubblicato su Psychological Science e intitolato “Sadness Impairs Color Perception”, è il frutto di due test distinti i cui risultati combaciano e confermano ciò che precedenti analisi avevano già dimostrato: le emozioni possono influenzare i processi visivi e c'è una connessione tra la depressione e la ridotta sensibilità nel percepire il contrasto tra i colori.

Gli scienziati si sono chiesti se a guidare l'usanza comune di far corrispondere ad un colore un determinato stato d'animo non fosse una vera e propria influenza che le nostre emozioni hanno sulla percezione visiva. Per capirlo, in un primo studio, i ricercatori hanno diviso in due gruppi 127 partecipanti ai quali sono stati mostrati due film, uno comico, che induceva a provare felicità, e uno drammatico, che induceva invece a provare tristezza. Successivamente gli è stato chiesto di osservare 48 differenti tavole colorate e di indicarne il pantone ad esse corrispondente: rosso, giallo, verde o blu. I dati raccolti hanno mostrato una maggior difficoltà nell'identificare i colori appartenenti alla scala del blu-giallo nei volontari che avevano visto il film triste, problema non riscontrato per la scala che va dal rosso al verde.

In un secondo studio, che ha visto la partecipazione di 130 volontari sempre divisi in due gruppi, si è deciso di procedere ugualmente, optando però la visione di un film “neutro” e di un film triste. Anche in questo caso i dati raccolti hanno mostrato quanto la tristezza sia responsabile della percezione visiva.

Studi passati avevano dimostrato una connessione tra la dopamina, un neurotrasmettitore rilasciato dagli stimoli motivazionali e di ricompensa e sul quale si agisce per combattere, ad esempio, la depressione, e la percezione dei colori tra il blu e il giallo: proprio questo legame e quanto scoperto ora dalla University of Rochester merita ulteriori approfondimenti che potrebbero aiutarci a comprendere cosa effettivamente influenzi la nostra vista.

[Foto copertina di Luz Adriana Villa]

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