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Vaccino HIV, parte un nuovo test in Sud Africa: “Se funziona è la fine di una pandemia”

In Sud Africa, 5.400 persone si preparano a testare quello che potrebbe diventare il primo vaccino efficace contro l’HIV. Se i risultati dovessero essere positivi, potremmo finalmente mettere la parole fine all’AIDS.
A cura di Zeina Ayache
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Ancora è presto, ma davvero molto presto, per cantare vittoria, però la notizia dell'avvio di un nuovo test di un vaccino contro l'HIV, l'HVTN 702, fa comunque ben sperare. Siamo di fronte ad un secondo tentativo di comprendere se il trattamento disponibile possa effettivamente contrastare il virus responsabile dell'AIDS o se, almeno, sia in grado di ridurre il rischio di contagio. I test, di cui si occuperà il National Institute of Allergy and Infectious Diseases (NIAID), avranno luogo in Sud Africa dove l'HIV è particolarmente diffuso e contagia, ogni giorno, 1.000 persone.

Protagonisti di questa prova clinica saranno 5.400 persone tra uomini e donne di età compresa tra i 18 e i 35 anni, non infetti e sessualmente attivi che entreranno a far parte della storia: con loro infatti si darà il via al più grande e avanzato test del vaccino contro l'HIV che sta già creando molta aspettativa. Come spiega lo stesso direttore del NIAID, Anthony S. Fauci, “un vaccino sicuro ed efficace, unito alla prevenzione, potrebbe segnare l'ultimo chiodo utile per chiudere l'HIV in una bara”. Effettivamente, se si dovesse dimostrare funzionante, questo vaccino potrebbe mettere la parole FINE ad una pandemia che sta distruggendo l'Africa e che colpisce ogni anno migliaia e migliaia di persone in tutto il mondo.

Il vaccino, l'HVTN 702, non è del tutto nuovo ai ricercatori. Si tratta infatti di una versione sviluppata del test RV144 che si è tenuto in Tailandia e che, nel 2009, ottenne risultati importanti dimostrando, per la prima volta, che un vaccino contro l'HIV potesse davvero esistere. Quello che verrà studiato in Sud Africa sembrerebbe essere più forte ed è stato adattato per contrastare la tipologia di virus dell'HIV più diffusa in quell'area.

Quanto ai test, i ricercatori fanno sapere che si tratterà di cinque iniezioni di vaccino nel giro di un anno. Ogni partecipante verrà seguito durante lo studio e coloro che contrarranno il virus dell'HIV verrà adeguatamente seguiti e istruiti sui trattamenti attualmente disponibili e su come evitare di contagiare altre persone. I risultati arriveranno nel 2020.

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