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Vaccini anti cancro: contro il melanoma trattamenti ‘su misura’

I risultati di due studi preliminari condotti con vaccini antitumorali contro il melanoma hanno dimostrato che i farmaci sono sicuri e forniscono benefici clinici ai pazienti. Per le conferme sarà tuttavia necessario attendere le fasi successive dei test.
A cura di Andrea Centini
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Due distinte ricerche condotte negli Stati Uniti e in Germania hanno dimostrato la sicurezza dei primi vaccini antitumorali contro il melanoma, producendo inoltre ‘benefici clinici' nei pazienti trattati. È quanto indicato sull'autorevole rivista scientifica Nature, che ha accolto le pubblicazioni relative ai due ambiziosi e promettenti studi.

Benché si sia trattato di sperimentazioni di fase 1, ovvero condotte su un campione ristretto di pazienti volontari, i risultati incoraggianti fanno ben sperare per le fasi successive, che dovrebbero fornire una risposta concreta sull'efficacia di questi vaccini ‘su misura' contro il più diffuso e letale cancro della pelle. Il melanoma, secondo le stime fornite dalla IARC, l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro, ogni anno colpisce infatti ben 160mila persone, delle quali oltre 60mila nei soli paesi del Vecchio Continente. La mortalità a cinque anni dalla diagnosi è elevatissima, dato che supera la soglia dell'85 percento.

Nel primo dei due studi, coordinato dalla dottoressa Catherine Wu dell'Istituto Dana-Farber per la ricerca sul cancro di Boston, sono stati coinvolti venti pazienti ai quali è stato somministrato un mix di sostanze ‘calibrate' per contrastare lo specifico tumore di ogni volontario. Nella seconda indagine, operata da ricercatori della BioNTech (Biopharmaceutical New Technologies) guidati dal professor Ugur Sahin, è stato invece testato un vaccino terapeutico su tredici pazienti colpiti da melanoma. L'obiettivo era bersagliare le mutazioni genetiche di ciascuno di essi, innescate dalla patologia tumorale. Per avere risposte sulla reale efficacia dei vaccini, come ha indicato il professor Cornelius Melief dell'Università di Leida (Olanda), sarà necessario attendere perlomeno la fase sperimentale 2, ma i risultati preliminari suggeriscono che potremmo trovarci innanzi a uno dei traguardi storici della medicina nella lotta contro il cancro.

Quelli dell'Istituto Dana-Farber e di BioNTech non sono stati i primi vaccini antitumorali testati sull'uomo; buoni risultati erano stati già ottenuti da ricercatori della Gutenberg University (Germania), che recentemente hanno sperimentato un vaccino ‘universale' in grado di veicolare una virtuosa risposta immunitaria contro il cancro. Purtroppo, a causa del numero esiguo di pazienti coinvolti (soltanto tre) saranno necessari ulteriori approfondimenti per conoscere l'esatto valore del farmaco. Studiosi del Moffitt Cancer Center hanno invece sviluppato un vaccino antitumorale per contrastare il cancro al seno, che in 13 pazienti su 52 ha fatto sparire la massa tumorale. Anche in questo caso saranno necessarie ulteriori indagini per avvalorarne i risultati.

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