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Un tubo che aspira il cibo dallo stomaco: dagli USA la dieta choc

L’ente governativo americano deputato al controllo degli alimenti e dei farmaci (FDA) ha approvato l’AspireAssist, un dispositivo che espelle dallo stomaco il cibo ingerito.
A cura di Andrea Centini
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Nonostante la battaglia personale intrapresa dalla first lady Michelle Obama e le continue campagne promosse dal Dipartimento di salute americano, la lotta all'obesità nel paese a stelle e strisce, dove la patologia rappresenta una vera e propria piaga sociale, si può dire tutto fuorché vinta o portata sul corretto binario: anzi, stando ai dati rilasciati dall'Agenzia federale per la salute, che pubblica un nuovo rapporto ogni due anni, le statistiche sono in costante peggioramento. Se infatti per il biennio 2003-2004 circa il 32 percento degli americani risultava obeso, nel 2011-2012 il dato è salito al 35 percento, compiendo un ulteriore balzo in avanti al 38 percento nel 2013-2014. Gli ultimi dati indicano che per la prima volta il numero di donne obese ha superato quello degli uomini, e che il tasso più elevato di obesi si concentra nella fascia di età tra i 40 e i 59 anni: solo per i minorenni sono stati registrati dei sensibili passi avanti, grazie a interventi mirati soprattutto nelle scuole, dove ad esempio sono state bandite le bevande zuccherate dai distributori automatici. Questi dati drammatici non solo si riflettono sull'aspettativa di vita degli americani, inferiore di alcuni anni rispetto a quella di altre popolazioni occidentali, ma anche sul costo sociale che è alle stelle. Non è un caso che per arginare l'aggravarsi di questa epidemia, come viene considerata dagli esperti, la ricerca continui a sperimentare nuove tecniche e tecnologie per ridurre i chili di troppo. L'ultimo baluardo nella lotta all'obesità giunge da Aspire Bariatrics, una società con sede in Pennsylvania che ha sviluppato l'AspireAssist, uno curioso strumento composto da un tubo che, una volta inserito chirurgicamente nello stomaco del paziente, ne risucchia il cibo espellendolo attraverso la parete addominale in un'apposita sacca.

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Il tubo, posizionato con un endoscopio attraverso un'incisione sull'addome, entra in funzione circa mezz'ora dopo il pasto e in una decina di minuti è in grado di abbattere del 30 percento il numero di calorie ingerite. Approvato dalla Food and Drug Administration americana, ovvero l'ente governativo deputato al controllo dei farmaci e degli alimenti, il dispositivo non è destinato a chiunque, ma solo a chi ha più di 22 anni, un indice di massa corporea compreso tra 35 e 55 e soprattutto non riesce a perdere peso attraverso una terapia tradizionale prescritta da un nutrizionista. “L'approccio AspireAssist – ha sottolineato William Maisel, vicedirettore presso il presso il Centro della FDA per i dispositivi e la salute radiologica – aiuta a fornire un efficace controllo di assorbimento delle calorie, che è un principio fondamentale nelle terapie legate alla gestione del peso”. “I pazienti – ha aggiunto il dirigente – devono essere periodicamente monitorati dal loro fornitore di assistenza sanitaria e devono seguire un corretto di stile di vita, necessario per sviluppare sane abitudini alimentari e ridurre l'apporto calorico”. In uno studio clinico condotto su 111 pazienti trattati con l'AssistAspire e un corretto stile di vita, i ricercatori hanno registrato una perdita di peso del 12,1 percento rispetto al 3,6 percento del gruppo di controllo, composto da 60 volontari impegnati nel solo corretto stile di vita. Un altro dato interessante rilevato riguarda alcuni piccoli miglioramenti nelle condizioni che sono spesso associate all'obesità, come il diabete e l'ipertensione.

L'uso del dispositivo è rigidamente regolamentato e chi si sottopone all'intervento non può utilizzarlo per mangiare quanto vuole; l'AspireAssist infatti dispone di una sorta di sistema di sicurezza che dopo 115 di cicli, per un totale di circa sei settimane di terapia, ne arresta il funzionamento e richiede la sostituzione di un componente. Benché abbia dato risultati incoraggianti, sono diversi i potenziali effetti collaterali provocati dalla sua installazione. Tra essi vi sono problemi di digestione, nausea, vomito, diarrea, dolori addominali, sanguinamento e persino infezioni nella parte addominale in cui è montato, senza contare la possibilità che si formi una fistola permanente sullo stomaco.

[Foto di copertina di Aspire Bariatrics]

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