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Un marzo a caccia di pianeti

Fino al sette marzo i cieli ci regaleranno uno spettacolo che si verifica raramente: la possibilità di vedere contemporaneamente e ad occhio nudo ben cinque pianeti, accompagnati da una meravigliosa luna crescente.
A cura di Nadia Vitali
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Fino al sette marzo i cieli ci regaleranno uno spettacolo che si verifica raramente, la possibilità di vedere contemporaneamente e ad occhio nudo ben cinque pianeti, accompagnati da una meravigliosa luna crescente.

Complice il cielo sereno, che si è lasciato alle spalle le perturbazioni e il freddo delle scorse settimane, marzo offrirà a tutti gli osservatori uno spettacolo incantevole: non particolarmente raro, in verità, dal momento che l'ultima volta si è verificato nel 2004 e nemmeno di elevato valore scientifico. Ma sicuramente bellissimo ed irrinunciabile per tutti i sognatori che non rinunciano a volgere un pensiero alle meraviglie della volta stellata: ad occhio nudo avremo, infatti, la possibilità di ammirare una vera e propria sfilata di pianeti tutti assieme contemporaneamente in compagnia di una splendida luna crescente che, qualche giorno addietro, abbiamo visto nella caratteristica posizione «a barchetta». Saranno Giove e Mercurio, Venere e Marte (amanti nella mitologia, finalmente assieme anche sotto i nostri occhi) e Saturno a far bella mostra di sé fino al sette di marzo: pochi giorni dei quali è necessario approfittare, grazie anche al clima più mite che ci sta regalando questo inizio di mese. Normalmente questi corpi celesti sono osservabili senza l'ausilio di strumenti ottici, la straordinarietà dell'evento sta nella loro compresenza.

Occhi al cielo fin dal crepuscolo – I primi a fare la propria comparsa saranno venere e Giove che, brillantissimi, appariranno subito dopo il tramonto in direzione sudovest (nei pressi del luogo in cui è appena andato a coricarsi il Sole). Per individuare Mercurio le difficoltà potrebbero essere maggiori ma, una volta riconosciuti i ben più luminosi Giove e Venere, sarà sufficiente tracciare una linea immaginaria da sinistra verso destra che congiunga i due; la linea andrà dall'alto verso il basso, ovvero verso l'orizzonte, proprio dove sarà possibile vedere, per circa un'ora e mezzo dopo il calar del sole, un puntino debolmente luminoso, Mercurio, di norma così sfuggente. Marte sarà presente per tutta la notte e, volgendo lo sguardo verso est, dunque nell'altra metà del cielo, non si avranno difficoltà a riconoscere il suo colore rosso ruggine. Infine ci sarà Saturno, ultimo dei protagonisti di queste notti a «sorgere»: simile nell'aspetto ad una stella gialla stabilmente luminosa , sarà visibile orientativamente a partire da mezzanotte. Per rimirare lo spettacolo dei cinque pianeti riuniti, insomma, forse bisognerà aspettare qualche ora in piedi per essere certi di non perderne neanche uno: ma, c'è da esserne certi, ne vale la pena.

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