25 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Tre reati all’ora contro l’ambiente: animali nel mirino delle Ecomafie

Legambiente pubblica il rapporto “Ecomafie 2016” che mostra quale sia la situazione italiana della criminalità ambientale il cui business è in calo grazie alle nuove leggi. Purtroppo però restano a rischio la filiera agroalimentare e gli animali.
A cura di Zeina Ayache
25 CONDIVISIONI
Immagine

Legambiente ha pubblicato l'annuale rapporto “Ecomafia” attraverso il quale ci racconta quale sia la situazione italiana legata alla criminalità ambientale. I dati di quest'anno parlano di un Paese che ha ancora molta strada da fare, ma che, grazie all'introduzione dei delitti contro l'ambiente nel Codice Penale, è riuscito ad incrementare il numero degli arresti e a garantire pene più severe per chi commette illeciti. Guardando i numeri, il rapporto mostra che nei primi otto mesi dall'entrata in vigore della legge sono stati contestati 947 ecoreati, sporte 1.185 denunce dalle Forze dell'Ordine e sequestrati 229 beni del valore di 24 milioni di euro, il tutto per un business, in calo, di 19,1 miliardi di euro, alimentato anche dalla corruzione dilagante. A conti fatti stiamo parlando di 76 reati al giorno, più di 3 ogni ora.

Quando si parla di “ecomafia” ci si riferisce ai reati ambientali che vedono coinvolta la criminalità organizzata in illeciti che distruggono il valore del nostro territorio. Nello specifico:

  • il traffico illecito dei rifiuti, che ha portato a 47,5 milioni di tonnellate di rifiuti sequestrati, per un totale di 314 inchieste, 1.602 arresti, 7.437 denunce e 871 aziende coinvolte
  • gli illeciti legati alla filiera agroalimentare, quelli cioè che riguardano la contraffazione ad esempio di alcuni prodotti fondamentali per la nostra economia, come l'olio extravergine di oliva, il vino o il parmigiano reggiano. E non dimentichiamo il caporalato con il 56% dei lavoratori parzialmente o totalmente irregolari
  • il racket degli animali, per un totale di 8.358, in preoccupante crescita in assenza di una legge specifica
  • i beni culturali, recuperati e sequestrati per un totale di 3,3 miliardi di euro
  • i roghi, che hanno distrutto 37.000 ettari di Italia

Insomma, il quadro generale, per quanto registri un calo degli affari legato alla criminalità ambientale, mostra che l'ecomafia è ancora una piaga per l'Italia, ma la tendenza registrata fa comunque ben sperare per il futuro.

25 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views