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Tatuaggi: particelle di inchiostro viaggiano nel sangue fino ai linfonodi. Quali sono i rischi

L’inchiostro utilizzano per i tatuaggi può contenere nanoparticelle che potrebbero essere responsabili del rigonfiamento dei linfonodi: ecco quali.
A cura di Zeina Ayache
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Artista "tatoo" presente alla London Tattoo Convention 2013.
Artista "tatoo" presente alla London Tattoo Convention 2013.

L'inchiostro che viene utilizzato per il tatuaggi può contenere piccole particelle che, una volta nel nostro corpo, viaggiano nel sangue fino a raggiungere i linfonodi, provocandone rigonfiamenti cronici. A darci la notizia sono i ricercatori dello European Synchrotron Radiation Facility che su Scientific Reports hanno pubblicato lo studio intitolato “Synchrotron-based ν-XRF mapping and μ-FTIR microscopy enable to look into the fate and effects of tattoo pigments in human skin”.

Inchiostri per tatuaggi. I ricercatori spiegano che gli inchiostri che vengono impiegati per i tatuaggi contengono pigmenti organici, ma anche sostanze come nichel, cromo, manganese, cobalto e il biossido di titanio usato per il bianco. Ma che impatto hanno sul nostro corpo?

Biossido di titanio. Il biossido di titanio viene utilizzato per il bianco e per creare alcune sfumature particolare in aggiunta ai coloranti, ma viene usato anche come additivo nel cibo, nelle protezioni solari e nelle pitture. Studi precedenti, spiegano i ricercatori, hanno dimostrato che sulle persone che hanno evidenziato casi di guarigione ritardata, ispessimento della pelle o prurito dopo un tatuaggio spesso era stato utilizzato proprio il biossido di titanio.

Particelle più piccole del previsto. Chiarita la composizione chimica dell'inchiostro, ciò che i ricercatori hanno scoperto è che le particelle ‘viaggiatrici' non sono piccole quanto si pensava, ma molto più piccole: sono nanoparticelle. Per scoprirlo hanno utilizzato la luce di sincrotrone che permette di osservare la particelle più piccole all'interno dei tessuti. “Sapevamo già che i pigmenti nei tatuaggi riuscivano a viaggiare fino ai linfonodi – spiegano i ricercatori – è infatti possibile osservare i linfonodi che si colorano con gli stessi colori del tatuaggio cercando così di espellerli. Ciò che non conosceravamo era la loro forma che è così piccola che non sappiamo cosa possa implicare per la salute e come possa comportarsi”.

Rischi per la salute. Gli scienziati sostengono che le nanoparticelle in questione potrebbero essere responsabili di alcune alterazioni che provocano infiammazioni cutanee e reazioni avverse ai tatuaggi. Cosa fare dunque? Oltre a richiedere aghi sterili, le persone che desiderano tatuarsi dovrebbe ancora controllare la composizione chimica dei colori.

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