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Opinioni

Sud America, scienziato scopre un ragno grande come un cucciolo di cane

Durante una camminata notturna all’interno della foresta pluviale, l’entomologo Piotr Naskrecki si è imbattuto in una ragno della specie della Tarantola Golia. Questi aracnidi possono raggiungere i 30 centimetri di lunghezza e un peso di 170 grammi.
A cura di Marco Paretti
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Tarantola Golia

Siete sicuri che i ragni giganti appartengano solamente a incubi, film e fumetti? Questi animali, specie nelle loro dimensioni "maggiorate", hanno sempre accompagnato terribili visioni e paure dei più sensibili, terrorizzando generazioni di fruitori di opere horror o semplici "fifoni". Tanto è tutto finto, no?
A scuotere nel profondo le nostre convinzioni ci pensa una recente scoperta effettuata nella foresta di Guyana, in Sud America, dove uno scienziato ha scovato un enorme ragno, tanto grande da indurre l'uomo a credere che si trattasse di un opossum o un topo.

"Stavo cercando alcuni insetti quando ho sentito un rantolio vicino a me" ha spiegato Piotr Naskrecki, entomologo "Pensavo si trattasse di un animale, invece era un ragno enorme". Secondo il Guinness dei Primati, l'esemplare appartiene alla razza delle Tarantole Golia, meglio conosciute come mangiatrici di uccelli.
Solo questo soprannome dovrebbe farvi capire la stazza e il peso di questo aracnide: può pesare fino a 170 grammi, oltre 150 volte più di una Vedova Nera, e raggiungere i 30 centimetri di lunghezza. A causa di queste dimensioni di tutto rispetto, la tarantola Golia è probabilmente l'unico ragno che, camminando, produce rumore.

"Per tutti gli aracnofobici, questa specie potrebbe rappresentare la scusa perfetta per radere al suolo l'intera Amazzonia" ha scherzato lo scienziato "Ma per noi rappresenta un gioiello inestimabile della biodiversità". Quando si trova in pericolo, questo ragno sfrega le sue gambe contro il torace, producendo in questo modo alcune tossine che si disperdono nell'aria.
Né le tossine né la puntura diretta della Tarantola Golia, però, sono mortali per l'uomo; il suo morso può al massimo produrre un dolore paragonabile a quello della puntura di una vespa, ma non ci mette in pericolo di vita. Insomma, tanta scena ma poca sostanza. Per fortuna.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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