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Sindrome dell’accento straniero: sintomi e cura della rara malattia

Può capitare di svegliarsi da un intervento e ritrovarsi a parlare con un inatteso accento britannico, pur non essendolo. Tutto ciò che c’è da sapere sulla rarissima Sindrome dell’accento straniero: cos’è e come si cura.
A cura di Andrea Centini
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Può capitare di risvegliarsi dall'anestesia e ritrovarsi a parlare un pronunciato accento british, pur non essendolo. Sembra assurdo, ma questo può accadere davvero e in medicina prende il nome di Sindrome dell'accento straniero, una vera e propria condizione neurologica, ovviamente rara, i cui casi si contano sulle dita di poche mani. Ecco cos'è, quali sono le cause e come si cura.

Cos'è la Sindrome dell'accento straniero

La “Sindrome dell'accento straniero”, dall'inglese FAS (acronimo inglese di Foreign Accent Syndrome), è una disfunzione neurologica piuttosto rara – si contano in tutto solo una sessantina di casi in settanta anni – e sulla quale è apertissimo il dibattito della comunità scientifica, tanto che alcuni neuroscienziati ritengono persino che sia una condizione non reale, come ha sottolineato il professor Toby Yaltho dello Houston Methodist Sugar Land Neurology Associates, che ha avuto in cura la signora Alamia.

Sintomi e cura

Curiosamente, i soggetti colpiti non si accorgono subito della variazione del proprio accento, e solo dopo essere stati avvisati dagli interlocutori iniziano a rendersene conto. In alcuni casi l'impatto della disfunzione neurologica è così forte che può scatenare anche seri problemi di identità per questo, per contrastare la Sindrome dell'accento straniero che attualmente non ha una cura, i medici prescrivono psicofarmaci e sessioni dal logopedista.

Le cause della Sindrome dell'accento straniero

I ricercatori spiegano che, tra i casi registrati di Sindrome dell'accento straniero, l'86 percento è dovuto a ictus, fortissimi traumi cranici con lesioni cerebrali o patologie alla stregua della sclerosi multipla e in generale eventi che possono danneggiare l'area dell'emisfero sinistro del cervello, dove risiedono le funzioni linguistiche legate alla lunghezza delle vocali, al ritmo e al tono della voce. Nonostante la grande diffusione degli ictus, le probabilità che il cosiddetto colpo apoplettico interessi quest'area del cervello sono di una su un milione. Gli studiosi hanno rilevato che una lieve percentuale di casi della Sindrome dell'accento straniero è legata a fattori prettamente psicologici, come la depressione, l'ansia o un fortissimo trauma emotivo.

I casi più famosi di Sindrome dell'accento straniero

Tra i primi casi descritti ve n'è uno particolarmente curioso, datato 1941 in piena Seconda Guerra Mondiale. Una donna norvegese venne ferita da un colpo d'artiglieria durante l'occupazione nazista, e una volta risvegliatasi dal coma presentava un fortissimo quanto impopolare accento tedesco, tanto che alcuni iniziarono a pensare fosse una spia. Alcuni anni addietro, una donna britannica chiamata Linda Walker in seguito a un ictus iniziò a parlare con un forte accento giamaicano, mentre un'altra donna di 56 anni, Karen Butler di Newport, Oregon, dopo un banale intervento chirurgico ai denti si risvegliò dall'anestesia con un accento caratterizzato da sfumature tra il britannico e l'australiano. Molto famoso anche il caso di Leanne Rowe, una donna australiana che in seguito a un incidente stradale iniziò a parlare con accento francese.

[Foto di copertina di geralt]

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