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Rinviato il rientro sulla Terra di Samantha Cristoforetti e colleghi

@AstroSamantha infrangerà il record di permanenza nello spazio detenuto da Nespoli.
A cura di R. Z.
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Samantha Cristoforetti
Samantha Cristoforetti

Sembra ormai destinato ad esser posticipato il rientro sulla Terra di Samantha Cristoforetti e colleghi, impegnati nella missione Futura a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (ISS). La data di ritorno, inizialmente fissata per il 14 maggio, è stata cancellata a seguito del mancato attracco del cargo Progress M-27M, finito col disintegrarsi nell’atmosfera nella notte tra il 7 e l’8 maggio. Il rientro, hanno anticipato fonti della Nasa e dell’Esa, slitterà di qualche settimana, ma il giorno esatto verrà ufficializzato dall’agenzia spaziale russa Roscosmos solo nei prossimi giorni, con molta probabilità il 13 maggio.

Samantha verso il record di permanenza nello spazio. @AstroSamantha, così è stata ormai ribattezzata l'astronauta dell'Esa, anche capitano pilota dell'Aeronautica militare, rientrerà con i colleghi della Expedition 42/43, Anton Shkaplerov e Terry Virts, con la capsula Soyuz TMA-15M. Il prolungamento in orbita potrebbero esser comunque motivo di orgoglio per Cristoforetti. I giorni di permanenza extra sulla Stazione Spaziale Internazionale, infatti, potrebbero regalare a Samantha anche il primato italiano assoluto di permanenza nello spazio. Attualmente il record è detenuto da Paolo Nespoli, che vanta un record totale di ben 174 giorni, 9 ore e 40 minuti. Samantha Cristoforetti, partita il 23 novembre 2014 da Baykonur, in Kazakhstan, supererà tale limite il prossimo 22 maggio.

Disastro Progress inspiegabile, esperti si interrogano sulle cause. Al momento gli esperti delle diverse agenzie spaziali si interrogano invece sui perché dell’incidente che ha portato il cargo a disintegrarsi. Ancora troppe le domande senza risposta. La sola cosa che gli ingegneri si sentono di dire è che l’incidente del cargo Progress M-27M è stato uno dei più anomali mai registrati.

Milioni di euro rimborsati in parte dalle assicurazioni. Tenendo conto del costo del razzo vettore Soyuz-2.1A e del cargo disintegratosi l’agenzia russa ha visto andare in fumo qualcosa come cinque miliardi di rubli, pari a oltre 88 milioni di euro. Stando a quanto riverito da alcuni specialisti interpellati da Interfax gran parte dei danni verrà compensato dalle polizze assicurative. Il cargo Progress M-27M, infatti, è assicurata con la Sogaz e Ingosstrakh per due miliardi di rubli.

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