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Riconoscere i segnali precoci dell’autismo: al via il progetto italiano

Network Nida è il programma pubblico-privato che monitorerà per 36 mesi bambini a medio ed alto rischio di disturbi dello spettro autistico. Saranno coinvolti specialisti, operatori degli asili e genitori.
A cura di Redazione Scienze
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Pubblico e privato insieme per poter conoscere meglio l'autismo e dare a genitori e medici risposte ad interrogativi che, ad oggi, restano ancora aperti. Il progetto "Network Nida" è stato promosso dal Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie (CCM) e ha trovato ben presto il sostegno della Fondazione "I bambini delle fate", che nel programma ha investito centomila euro). L'obiettivo è riuscire ad individuare nei primi 18 mesi di vita del bambino i segnali precoci di autismo e ADHD (sindrome di iperattività). Fino ad oggi è stata coinvolta nel progetto una rete italiana attiva su Lombardia, Toscana, Lazio e Sicilia che, secondo quanto dichiarato da Walter Ricciardi, Commissario dell'Istituto Superiore di Sanità, "diagnosticare precocemente circa il diciassette per cento di casi di disturbi dello spettro autistico e ritardo nello sviluppo del linguaggio nei bambini monitorati".

Bambini a medio ed alto rischio di sviluppo di Disturbi dello spettro autistico saranno monitorati nel loro neurosviluppo per 36 mesi grazie alla collaborazione di medici, operatori degli asili nido e genitori. La ricerca sarà portata avanti da un'équipe medica costituita da pediatri, neuropsichiatri infantili, psicologi, neurobiologi, ingegneri biomedici e terapisti della neuro e di psicomotricità. I bambini verranno monitorati attraverso video ed audio registrati durante il pianto e le fasi di lallazione del bambino, nonché per poterne studiare i movimenti spontanei a l'attenzione verso gli stimoli sociali. I genitori saranno coinvolti, poiché chiamati a registrare due video al mese della durata di cinque muniti durante i momenti di interazione con il bambino.

Lo studio punta a riconoscere i segnali precoci del disturbo osservando i movimenti ed ascoltando pianto e comunicazione orale dei piccoli, mentre le analisi di laboratorio – su campioni di urina e saliva – identificheranno anomalie del patrimonio genetico e le metteranno in relazione con le osservazioni effettuate. Rientra sempre nel programma del network NIDA la formazione degli operatori degli asili nido. Si tratta di un'iniziava in collaborazione con il progetto "Otto passi avanti" che mira a dare agli operatori degli asili gli strumenti conosciutivi adatti a rapportarsi ai piccoli ospiti.

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