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Porno e impotenza: una correlazione non è un rapporto causa-effetto

Sempre più giovani sarebbero alla ricerca di un trattamento per la disfunzione erettile, correlata ad una sorta di dipendenza da porno online. Facciamo chiarezza.
A cura di Juanne Pili
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Secondo la sessuologa Angela Gregory, del Nottingham University Hospital, l'esposizione ai filmati pornografici renderebbe gli uomini incapaci di eccitarsi in situazioni reali. Smartphone e tablet figurerebbero tra i principali veicoli di questa nuova piaga, rei di rendere il porno notevolmente più accessibile. Le sue dichiarazioni non sono proprio una novità, riflettendo un luogo comune già abbastanza diffuso, ma fanno più rumore in quanto vengono affermate in un servizio della Bbc:

Quello che ho visto nel corso degli ultimi 16 anni, in particolare negli ultimi cinque anni, è un aumento nella quantità di uomini più giovani esposti. La nostra esperienza è che storicamente gli uomini che sono stati deferiti alla nostra clinica con problemi di disfunzione erettile sono stati gli uomini più anziani i cui problemi sono stati legati a diabete e malattie cardiovascolari.

pornografia-impotenza

Il caso di Nick. Tra i punti di riferimento della ricerca un certo "Nick", ragazzo che dall'età di quindici anni guardava film porno per almeno due ore al giorno. Quando si trovava a dover fare sesso nel mondo reale non ci riusciva. Supponendo che la causa della sua impotenza psicologica fosse l'esposizione ai filmati gli è stato imposto di farne a meno per cento giorni. Ed effettivamente c'è stata una guarigione.

Causalità e casualità. Non è la prima volta che mettiamo l'accento sulla differenza tra correlazione e rapporto causa-effetto, oltre che sull'effetto placebo, che in ambito psicologico ha un peso non indifferente. Quali sono per esempio i motivi che hanno portato Nick a sviluppare una dipendenza da film porno, piuttosto che cercare di avere rapporti reali? Privarsene per cento giorni potrebbe averlo spinto a mettervi ordine. Dati più significati avrebbero potuto sorgere qualora dei soggetti non affetti da impotenza psicologica fossero stati esposti alla visione di filmati pornografici per un lungo lasso di tempo, con annessa astinenza sessuale, ed i dati confrontati con un gruppo di controllo formato da persone sottoposte ad astinenza sessuale, ma senza guardare filmati pornografici. Il lavoro della Gregory invece non sembra discernere i fattori che hanno portato Nick ad un consumo smodato di pornografia e non dimostra che la correlazione sia causale.

Studi precedenti. Anche ricerche come quella della Dott.ssa Robinson del 2011 peccano di questi limiti. Come possiamo escludere che l'esposizione a materiale pornografico sia un effetto di pregresse condizioni sociali? L'aumento di giovani disponibili a confessare ad un estraneo – per quanto medico – i propri problemi sessuali è oltretutto un effetto della maggiore consapevolezza del problema, prima molto più limitata dalle convenzioni sociali, che ancora oggi rendono molto difficile uscire allo scoperto con serenità. Un maggior numero di persone che denunciano la propria impotenza non equivale quindi ad un aumento dei casi, quanto della loro conoscenza.

Masturbarsi frequentemente, anche guardando film porno è considerato un buon allenamento dagli stessi professionisti, come spiegavamo già in un articolo precedente. Le cause dell'impotenza psicologica nei giovani possono essere fattori come l'insicurezza, lo stress, i sensi di colpa, l'ansia da prestazione, eventuali problemi di coppia o la depressione. Ci sembra pacifico che non possano manifestare problemi quando ci si masturba di fronte ad un filmato. Non di meno, hanno origini ben più complesse che possono portare ad una dipendenza da film porno, come di altro tipo, ma che sicuramente precedono l'esposizione ai filmati e dovrebbero essere quelli il focus di una terapia efficace.

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