3.017 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Più intelligenti grazie all’alcol?

Nell’ambito di un test condotto dai ricercatori dell’Università di Chicago, gli uomini che bevevano una o due pinte di birra prima di dedicarsi a risolvere quiz e rompicapi davano risultati decisamente migliori di quanti hanno svolto le medesime prove da sobri. Un’inaspettata virtù dell’alcol?
A cura di Nadia Vitali
3.017 CONDIVISIONI
benefici dell alcol intelligenza

Una ricerca che potrebbe fare la gioia di molti e che, sicuramente, per i grandi consumatori di birra ha quasi il sapore di una rivincita: se da anni, ormai, gli studiosi mettono spesso in evidenza quali sono i benefici che moderate quantità di alcol possono avere su diverse funzioni dell'organismo (il celebre "bicchiere di vino rosso a tavola" che svolgerebbe un'azione protettiva contro le malattie cardiovascolari) di effetti miracolosi della birra sulle capacità cognitive non si era ancora sentito parlare. Certamente, migliaia di individui, più o meno seriamente, sarebbero pronte a scommettere sulle facoltà di birra e vino di incrementare la creatività e l'immaginazione, ma una conferma del sospetto da parte della scienza sembrerebbe ancora molto lontana. Anche se i ricercatori della University of Illinois at Chicago sostengono di aver dimostrato come una pinta di birra, e tutto sommato anche un paio, sarebbero in grado di aiutare ad aguzzare la mente e, nello specifico, a svolgere meglio alcune prove di intelligenza: tutto grazie ad una serie di esperimenti, guidati da Jennifer Wiley del dipartimento di psicologia cognitiva.

Una mente più acuta? – Lo studio ha coinvolto quaranta uomini in buono stato di salute ai quali è stato chiesto di rispondere a quiz e questionari al fine di valutarne l'elasticità mentale e la capacità di risolvere i problemi: ad esempio, a ciascuno venivano sottoposte tre parole semanticamente slegate tra loro con lo scopo di trovare il termine che poteva collegarle assieme. La metà dei partecipanti aveva bevuto due pinte di birra prima di iniziare, mentre i restanti hanno preso parte ai test da "astemi": ebbene coloro i quali avevano un livello di alcol nel sangue superiore a 0.07 sono risultati assai più brillanti nella propria performance, risolvendo il 40% dei quesiti in più rispetto agli altri e impiegando mediamente anche meno tempo. Attenzione, però, perché lo stesso discorso non è risultato essere applicabile alle attività e ai compiti che prevedevano l'impiego della memoria: in questo caso, coloro i quali avevano bevuto hanno dato risultati di gran lunga peggiori dei sobri. Jennifer Wiley, secondo quanto riportato dalla Federation of Associations in Behavioural and Brain Sciences, ha sottolineato come l'alcol sia importantissimo per poter accedere alle idee più remote che si sviluppano anche attraverso le associazioni non lineari: «Noi partiamo sempre dall'assunto per cui essere in grado di focalizzarsi su una questione o avere una grande competenza sia il modo migliore per approcciarsi al problem solving. Ma questo non è necessariamente vero. Un'innovazione può essere scoperta per caso quando non si è concentrati. Alle volte essere distratti è una buona cosa». E, non c'è che dire, una leggera quantità di alcol può servire brillantemente allo scopo.

3.017 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views