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Più caldo e meno piogge, l’Ispra conferma le tendenze di medio periodo

L’aumento delle temperature e la riduzione delle precipitazioni sono tendenze confermate dalle statistiche dell’Ispra. Dai dati di ieri, possibili indizi per oggi.
A cura di Redazione Scienze
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In attesa di capire quali caratteristiche avrà questo 2013 – partito con un inverno nella norma, proseguito con una primavera assente ed un'estate timida e tardiva – l'Ispra ha diffuso il rapporto "Gli indicatori del clima in Italia" sulla situazione climatica del nostro paese nel 2012. A livello globale il 2012 è stato il settimo anno più caldo dal 1961, con un +0,78° C sul trentennio di riferimento 1961-1990. Per l'Italia l'anno scorso è stato il quarto più caldo dopo il 1994, il 2000 e il 2003. La temperatura media è stata di 1.31° C superiore alla norma del trentennio 1961-1990, confermando il generale aumento delle temperature tanto da fare del 2012 il 21° anno consecutivo in cui si registra una temperatura più calda della media. Aumenta anche la temperatura superficiale del mare, la più calda l'anno scorso dal 1961.

Ad esclusione dei mesi di febbraio e dicembre, i restanti 10 del 2012 sono stati più caldi della media. Il mese con temperature più elevate della media è stato marzo per il Nord Italia (+4,12° C), agosto per il Centro (+3,22° C) e giugno per il Sud e le Isole (+2,69° C). Rispetto alle medie febbraio è stato il mese più freddo su tutta la penisola, con temperature di -2,27° al Nord, -2,62° C al Centro e -1,85 al Sud e sulle Isole. Il 2012 è stato dunque meno caldo, ma anche meno piovoso, con precipitazioni del -10% rispetto alle medie degli anni precedenti. In generale dal 1951 al 2012 si è mostrata una tendenza alla diminuzione delle piogge, ma in proporzioni significative solo in inverno e al Centro e al Sud.

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