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Per Saturno è il grande giorno

Eventi da non perdere in tutta Italia per avere il privilegio di osservare il Pianeta con gli anelli e celebrare Giandomenico Cassini, l’astronomo che dedicò i propri studi al gigante gassoso.
A cura di Nadia Vitali
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Sguardi rivolti al cielo e, in particolare, puntati sul gigante gassoso in queste notti primaverili, sempre confidando nella clemenza delle nuvole e nella luminosità non eccessiva delle nostre città: l'iniziativa Occhi su Saturno, prevista per la sera di sabato 18 maggio, porterà tutti gli appassionati che lo vorranno a guardare verso la volta stellata in direzione del grande Pianeta, scrutandone gli anelli e seguendone crateri ed avvallamenti, cercando di cogliere un infinitesimo frammento di quelle spettacolari immagini che, ormai da diversi anni, vengono inviate dalla missione spaziale Cassini-Huygens. Approfittando della visibilità di Saturno, che per tutto il mese sarà osservabile praticamente per l'intera durata della notte sorgendo in direzione Sud Est, l'evento consentirà a molti di scoprire il più bello tra i Pianeti, oltre che l'immensa distesa oscura dalla quale emerge che è il Sistema Solare, grazie ai numerosi telescopi che saranno dislocati sul territorio italiano da nord a sud.

Un'occasione creata non soltanto dal desiderio di far conoscere ad un pubblico sempre più ampio le meraviglie celesti. Alla sua seconda edizione, infatti, l'iniziativa viene lanciata nel 2012, organizzata dall'Associazione Stellaria di Perinaldo (Imperia) in collaborazione con l’Istituto di Astrofisica e Planetologia Spaziali di Roma con l'obiettivo di celebrare i trecento anni dalla scomparsa dell'astronomo Giandomenico Cassini, l'astronomo (oltre che matematico, biologo e medico) nato proprio nel piccolo centro ligure nel 1625, che dedicò parte importante dei propri studi alle osservazioni del gigante gassoso, scoprendone la divisione nel sistema di anelli che porta il suo nome; e che individuò ben quattro tra le decine di satelliti di Saturno ai quali furono successivamente attribuiti i nomi di alcuni tra i mitologici Titani greci (Giapeto, Rea, Dione e Teti).

Visibile ad occhio nudo, Saturno era già noto agli uomini dell'antichità i quali, tuttavia, non erano stati in grado di comprenderne le caratteristiche che lo rendono unico nel nostro Sistema Solare. A partire da Galileo "l'anomalia" nella forma del Pianeta comportò osservazioni più approfondite ma che non portarono a definirne con esattezza le peculiarità fino a quando Christiaan Huygens, nel 1655, non avanzò l'ipotesi dell'esistenza di un anello inclinato che circondava l'oggetto celeste; fu poi Giandomenico Cassini a soffermarsi sulla natura di questi anelli. Le più recenti esplorazioni del Pianeta, invece, cominciarono nel 1979, quando la Sonda Pioneer 11 ne sorvolò la superficie a migliaia di chilometri di altezza: va infatti ricordato come, essendo Saturno un gigante gassoso, è stato semplicemente oggetto di sorvoli ravvicinati poiché alcun veicolo spaziale può atterrare su di esso. Anche Voyager 1 e Voyager 2, nel corso della lunga peregrinazione diretta ai confini del Sistema Solare, non hanno dimenticato un passaggio nei pressi di Saturno, rispettivamente nel 1980 e nel 1981. Ma è nel 2004 che la sonda Cassini-Huygens entra nell'orbita del Pianeta, dando vita ad una ricognizione sempre più dettagliata grazie al suo orbiter e al suo lander. Per le assai più modeste pretese di chi vuole osservare il Pianeta da giù, comunque, non mancheranno gli strumenti per godere pienamente dello spettacolo.

Grazie al sostegno di osservatori astronomici, planetari e semplici amanti dei cieli, Occhi su Saturno ha riscosso un grande successo l'anno scorso, con i suoi 49 eventi in 14 regioni italiane che hanno coinvolto migliaia di persone: quale migliore idea, dunque, se non quella di replicare ed ampliare a distanza di un anno con il patrocinio della Società Astronomica Italiana, dell'Istituto Nazionale di Astrofisica, dell'Agenzia Spaziale Italiana, dell'Unione Astrofili Italiani e dell'European Astrosky Network? Come spiegato dagli stessi organizzatori dell'evento, dopo i grandi astronomi del passato, dopo i poeti e gli animi sensibili dei letterati, dopo i potenti obiettivi delle sonde spaziali, dopo «i tanti astrofili che magari si sono appassionati all'astronomia proprio scoprendo Saturno al telescopio», il più affascinante tra i Pianeti è in attesa degli occhi di tutti coloro i quali non hanno ancora dedicato opportunamente tempo ed attenzioni al cielo sopra le proprie teste: basterà, dunque, cercare sul sito dove si terrà l'evento più vicino e fermarsi qualche istante ad ammirare a bocca aperta uno dei più sensazionali spettacoli della Natura, generosamente offerto dalla nitida visibilità di Saturno.

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