Parlamentari extraterrestri: un’interrogazione al governo sugli UFO
Sta facendo discutere sul web l’interrogazione parlamentare presentata lo scorso 20 dicembre al Ministero della Difesa e al Ministero degli Esteri da due deputati dell’Italia dei Valori, gli onorevoli Giuseppe Vatinno e Francesco Barbato, sul tema degli oggetti volanti non identificati. Nell’interrogazione, i due parlamentari chiedono se il governo italiano abbia all’attivo programmi di studio sugli UFO ed eventuali progetti nel caso di arrivo improvviso di visitatori extraterrestri. A sostegno della bontà del loro quesito, gli onorevoli citano diversi casi a loro dire politicamente rilevanti: la notizia secondo cui l’ONU avrebbe istituito un ufficio per gli “affari spaziali” affidato a un’astrofisica malese, Mazlan Othman, secondo la quale le Nazioni Unite devono prepararsi alla possibilità di un imminente primo contatto; la recente dichiarazione a microfoni spenti del presidente russo Dmitri Medvedev sull’incartamento che ogni presidente riceve all’inizio del suo mandato riguardo l’esistenza di civiltà extraterrestri; le storie raccontate da Ronald Reagan su un suo incontro ravvicinato del terzo tipo; le dichiarazioni rilasciate dall’ex ministro canadese per la difesa, Paul Hellyer, riguardo una possibile imminente guerra intergalattica tra la Terra e forze aliene; e altro ancora, tirando in ballo archivi segreti della Casa Bianca ed esperimenti misteriosi nell’Area 51. Terminato questo incredibile prologo, Vatinno e Barbato chiedono dunque “se i Ministri interrogati sono informati dei fatti esposti… se dispongano notizie in merito, nonché se il Governo intenda reperire elementi anche sul piano internazionale sull’argomento esposto… se l’Italia disponga e dove di eventuali strutture delle Forze Armate o di altri Corpi dello Stato dediti allo studio del fenomeno ufologico, se siano stati prodotti documenti e relazioni riservati in ambito nazionale o NATO” proponendo infine la creazione di una struttura ad hoc, pubblica e trasparente.
"Cattaneo inquisitore radical chic"
Riproposta dal direttore di Le Scienze, Marco Cattaneo, sul suo blog, l’interrogazione ha scatenato un feroce dibattito a cui ha partecipato anche l’onorevole Vatinno per chiarire il suo punto di vista. Sui fatti esposti, in effetti, non mancano ingenuità. La notizia dell’istituzione di un ufficio per gli affari extraterrestri all’ONU era uscita qualche anno fa ma dimostrava l’assoluta ignoranza giornalistica in materia di politiche spaziali, poiché faceva riferimento a una struttura, l'UNOOSA, l'ufficio ONU per l’Outer Space (lo spazio esterno) con sede a Vienna che dal 1958 si occupa di regolamentare l’uso dell’orbita terrestre e la legislazione in materia di lanci spaziali, proprietà internazionale della Luna e degli altri corpi celesti. Nulla a che vedere con un fantomatico comitato d’onore per il primo contatto. Mentre le dichiarazioni di un divertito Medvedev a un giornalista russo qualche settimana fa erano solo una battuta che prendeva in giro le teorie complottiste sui rapporti tra UFO e governi.
“Leggo Le Scienze dal 1974 e tuttora lo compro”, si è difeso Giuseppe Vatinno, una carriera di fisico alle spalle e un seggio in Parlamento acquisito di recente dopo le dimissioni di Leoluca Orlando. “Devo dire che con l’arrivo di Cattaneo la qualità di questa storica testata è andata scendendo esponenzialmente dopo l’abbandono di Bellone con cui intrattenevo da anni un ottimo rapporto scientifico e umano. Cattaneo si dedica al solito esercizio nazionalpopolare del populismo da bar (con solita canea di commenti beoti) e confonde lo studio di Oggetti Volanti non Identificati con gli omini verdi che evidentemente affollano la sua mente da quando è divenuto direttore”. E ancora: “La Scienza non dovrebbe indagare i fenomeni? Il suo è un atteggiamento scientifico o è solo un inquisitore radical chic in sedicesimo alla difesa del Graal dell’ortodossia?”.
Le prese di distanze da Vatinno
Dichiarazioni pesanti. Vatinno ricorda di essere stato anche socio del CICAP, il celebre comitato degli scettici, che però ha preso le distanze dalle dichiarazioni dell’onorevole suggerendogli anzi alcune letture scettiche sull’argomento – suggerito rinviato sdegnosamente al mittente. E le distanze le hanno prese anche il capogruppo IDV alla Camera, Antonio Borghesi (“il comportamento dell’onorevole non giova al suo partito e nemmeno alla sua persona”) e un gruppo dei Transumanisti Italiani: Vatinno infatti è membro dell’Associazione Italiana Transumanisti, movimento culturale internazionale impegnato nel valorizzare le ricadute benefiche dell’innovazione tecnologica sulla società (sull’argomento il deputato aveva recentemente rilasciato un’intervista alla prestigiosa testata New Scientist), mentre il Network dei Transumanisti Italiani sul suo sito “precisa che il Transumanesimo non ha nulla a che fare con l’ufologia e con le varie teorie complottistiche relative agli alieni: si tratta, evidentemente, di ipotesi del tutto personali dell'on. Vatinno”. Non si è fatta attendere la replica del direttore di Le Scienze, Cattaneo, sul suo blog: “La mia mente è affollata, lei ha perfettamente ragione. Ma da omini grigi, non verdi. Sbarcati direttamente dalle astronavi nelle aule parlamentari. E proprio perché affronto le cose seriamente mi sono chiesto le ragioni e il senso dell’interrogazione parlamentare da lei presentata. Che peraltro è fondata su notizie di stampa vecchie e non verificate”.