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Estate 2017

Otto domande e risposte sulla zanzare, nemiche di ogni estate

Perché le zanzare ci pungono? Come alleviare il prurito e il rossore che provocano? Sono utili in natura? Ecco le risposte alle domande più comuni su questi insetti, che rendono invivibili i mesi estivi con la loro presenza.
A cura di I. A.
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Con l'avvicinarsi dell'estate ritorna per milioni di italiani l'incubo zanzare, gli insetti più odiati da grandi e bambini. Nel nostro Paese ne esistono circa 40 specie, a fronte delle 3540 conosciute in tutto il mondo e parte della famiglia dei Culicoidea. Le alte temperature e l'eccessiva umidità dei prossimi mesi creano infatti un habitat naturale perfetto per questi fastidiosi infatti, capaci di pungere la pelle degli essere umani provocando gonfiore e prurito e impedendoci spesso di riposare durante le ore notturne. E non solo. Sono molto pericolose anche perché possono trasmettere alcune malattie, letali perché in grado di succhiare il sangue sia umano che animale e irritanti a causa del loro ronzio. Ecco, allora, tutto ciò che forse ancora non sapete sulle zanzare, con le risposte ad almeno otto domande su questi insetti.

Le zanzare non ci sono in tutto il mondo

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A differenza di quanto si possa credere, le zanzare non si trovano in tutto il mondo. In Italia, ce ne sono almeno 40 specie, da quelle più aggressive alle più innocue. Ma in alcuni territori sono del tutto assenti, come in Islanda e nelle isole Faroe. Alcuni esperti tendono a motivare questa situazione con le temperature eccessivamente fredde. Il loro habitat naturale è rappresentato, infatti, da zone molto umide o comunque in quelle dove l'acqua, di pozzanghere o fiume, tende a ristagnare, e dove c'è un clima più mite. Secondo altri, invece, ciò dipenderebbe dalla chimica dell'acqua e della terra, che in queste zone settentrionali è diversa rispetto al resto del pianeta. Nel nostro Paese, vivono in stato adulto e d'inverno si nascondono in tombini, posti scuri, cantine, senza sbalzi termici e vento, per poi fuoriuscire durante l'estate.

Il ronzio che emettono è per il battito delle loro ali

Tra le caratteristiche più fastidiose delle zanzare c'è quella di ronzare vicino alle nostre orecchie. In realtà, questo rumore è provocato dallo sbattere velocissimo delle ali, in quanto questo tipo di insetto può volare molto velocemente, coprendo fino a tre chilometri in un'ora. Secondo alcuni esperti, si tratterebbe addirittura anche di un segnale amoroso: il maschio sbatte le ali in modo da creare delle alte frequenze, mentre la femmina comincia a fare lo stesso per entrare in sintonia con la tonalità del corteggiatore. Perché lo facciano vicino le nostre orecchie, in realtà, non ha ha un fondamento scientifico, ma si tratterebbe di una semplice coincidenza. La zanzara comune, o Culex pipiens, ma anche la zanzara tigre, o Aedes albopictus, non scelgono dove ronzare, ma è il nostro corpo che le avverte in quella zona in particolare perché, ovviamente, più sensibile ai rumori. Inoltre, queste riescono a rilevare l'anidride carbonica fino a 30 metri di distanza. E siccome noi la espiriamo attraverso il naso e la bocca, le zanzare sono attratte dalla nostra testa, girandoci intorno.

Solo le zanzare femmine pungono l'uomo

Non tutte le specie di zanzare pungono l'uomo. Lo fanno solo alcune femmine, in particolare quelle fecondate da pochi giorni, che si nutrono del sangue umano, contenete elementi, come lipidi, proteine e altre sostanze nutritive necessarie alla produzione delle uova, a differenza dei maschi che invece preferiscono il nettare dei fiori. La scelta delle persone da "attaccare" può dipendere da vari fattori, come il respiro, con la conseguente emissione di anidride carbonica, l'acido lattico prodotto dai muscoli, il gruppo sanguigno e gli ormoni. Sono particolarmente attratte dai bevitori di birra o di alcolici in generale, probabilmente perché chi assume queste bevande produce maggiori quantità di acetone, etanolo e metanolo attraverso il sudore. Anche i soggetti in sovrappeso corrono più rischi di essere punti, così come gli sportivi e le donne incinte, in quanto hanno uno scambio maggiore tra ossigeno e anidride carbonica. Infine, alcuni studi recenti, hanno dimostrato come siano influenzate anche dai colori: in genere, infatti, prediligono chi indossa abiti scuri, il nero in particolare, ma anche il rosso e il blu, ma non varrebbe per tutte le specie.

La vita di una zanzara dura 3 o 5 settimane

La vita delle zanzare è molto breve: alcune vivono una settimana, altre un mese e altre ancora riescono a raggiungere i 4/5 mesi. I maschi in genere muoiono subito dopo l'accoppiamento, mentre le femmine hanno ancora un po' di tempo dopo aver deposto le uova. Queste pungono dalle tre alle cinque volte nel corso della propria esistenza, nutrendosi di sangue per una quantità quasi uguale al loro peso (di poco più di 2 milligrammi). Lo fanno soprattutto di notte, quando la temperatura si abbassa leggermente e non fa troppo caldo nei mesi estivi. A differenza di altri insetti, come le api, che muoiono subito dopo aver punto, le zanzare continuano a vivere, anche se per poco.

Il prurito è colpa della loro saliva

Una delle caratteristiche che le rendono fastidiose agli uomini è il fatto che le punture di zanzare provocano prurito. Questo è dovuto al rilascio di istamina nel nostro corpo in risposta alla saliva che questo insetto ci inietta per evitare che il sangue coaguli, mentre se ne nutre. La loro saliva, infatti, contiene un anticoagulante che permette di succhiare il sangue più facilmente, a cui l'uomo risponde attraverso il proprio sistema immunitario, causando anche gonfiore e arrossamento. Non tutte le persone però hanno la stessa reazione. L'importante, comunque, secondo gli esperti è di non grattarsi, perché servirebbe solo a muovere i residui di saliva, aumentando così la risposta all'istamina. Meglio lavare le punture con sapone neutro e acqua fredda. In genere, per i soggetti non allergici e che non assumono farmaci, il prurito può durare da pochi minuti a qualche ora, mentre il rossore e gonfiore possono rimanere per giorni. Per chi, invece, presenta intolleranze questi tempi possono allungarsi a seconda dello stato in cui si trova il proprio sistema immunitario.

Limone e olii prevengono e curano le punture

Esistono tanti rimedi, soprattutto naturali, per combattere le zanzare in estate. Esistono anche delle soluzioni chimiche in grado di aiutarvi a sconfiggerle, ma non sono di certo le più salutari. Oltre alla citronella, che serve a tenerle lontano soprattutto negli ambienti più grandi, si consiglia di svuotare i sottovasi delle piante, evitare i ristagni di acqua e adottare sistemi di disinfestazione automatica. Ci sono poi i tipici rimedi della nonna, che sono anche tra i più economici, come l'impiego dell'olio di Neem, grazie alle sue proprietà antibatteriche, antisettiche e antiparassitarie, dell'olio di soia, che è un ottimo repellente, e della menta o del rosmarino, utili soprattutto se avete case con balcone o giardino. Per i più tecnologici, esistono persino delle applicazioni per smartphone che producono ultrasuoni al passaggio di questi insetti, altrimenti basterà semplicemente vestirsi con colori chiari, il bianco in particolare, per diminuire le possibilità di essere punti. Anche il cibo può venire in vostro aiuto: alcuni alimenti, come l'aglio, influenzando il nostro odore, possono fungere da strumento di protezione contro le zanzare, anche se non vi è ancora alcuna prova scientifica di ciò. Se, invece, siete già stati colpiti, potrete lenire il prurito e il rossore con il limone, che diminuisce anche il bruciore, con cubetti di ghiaccio, con mentolo o talco mentolato, che serve ad allontanare la voglia di grattarsi, e con il miele, grazie alle sue virtù antisettiche.

La zanzara è la creatura più letale del pianeta

Sembrerebbe difficile da credere che un insetto così piccolo e apparentemente insignificante possa essere annoverato tra gli animali più pericolosi del mondo. Anzi, le zanzare possono essere considerate le più letali di tutti, causando più morti di qualsiasi altro animale. Basti pensare che solo la zanzara tigre, nota per la sua aggressività e la sua resistenza anche a temperature più basse, può trasmettere alcune delle malattie più temute in circolazione, come la malaria, la febbre dengue, la febbre gialla, l'encefalite e la chikungunya, oltre al Virus Zika, di cui si è parlato a lungo negli ultimi anni e la cui diffusione è stata più volte messa in correlazione con la nascita di bambini affetti da microcefalia. Una sola zanzara malarica può infettare più di 100 persone, e secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità, la malaria uccide un bambino ogni 45 secondi in Africa. Anche alcuni personaggi storici pare abbiano perso la vita a causa di una zanzara. Tra questi, Alessandro Magno, vittima del virus West Nile, Cavour e Tutankamon, entrambi deceduti per malaria. Tuttavia, in Italia esiste un rischio bassissimo di contrarre queste patologie, più frequenti nei territori tropicali.

Le zanzare sono utili nell'ecosistema

Alcune specie di zanzare sono molto utili all'ecosistema, anche se all'uomo sembrano essere a volte il contrario. Ad esempio, l'Aedes impiger e l'Aedes nigripes, che si riuniscono in dense nubi tra Russia e Canada, sono fonte di cibo per gli uccelli migratori. Anche a Sud, uccelli, insetti e pesci mangiano diverse specie di zanzare regolarmente e persino le piante ne hanno bisogno. Tra queste, ci sono le orchidee, come quella faccia di scimmia, che si affidano alle zanzare per l'impollinazione. Ci sono poi zanzare killer di altre zanzare, come le Toxorhynchites, che si nutrono di larve di altre zanzare e, a volte, cannibalizzano i membri della propria specie. Infine, servono a "ripulire" l'acqua da sostanze organiche e batteri.

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