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Oggi si festeggia la Giornata Mondiale del Neonato Pretermine

Il 17 novembre si festeggia la Giornata Mondiale del Neonato Pretermine e quindi tutti quei bambini che, nati prima della 37esima settimana, hanno bisogno di cure immediate per poter sopravvivere.
A cura di Zeina Ayache
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Ogni anno nel nostro Paese nascono circa 40 mila bambini prima del termine previsto, cioè prima della 37esima settimana di età gestionale. Si tratta di neonati che hanno bisogno di immediate cure e assistenza sia durante la prima ora di vita, detta anche Golden Hour, che nei 3 anni successivi. Oggi, 17 novembre, si celebra proprio la Giornata Mondiale del Neonato Pretermine per ricordare alle mamme, e non solo, le possibili difficoltà a cui vanno incontro i bambini che nascono prematuramente. Come fa sapere la stessa Organizzazione Mondiale della Sanità, nel Mondo sono 15 i milioni di piccoli nati prematuramente ogni anno, stiamo parlando di 1 bambino su 10. Tra questi, circa 1 milione muore a causa di complicazioni legate proprio alla condizione di nati pretermine, ma tre quarti di loro oggi potrebbero essere fra noi grazie a cure adeguate e medicine di supporto sia per la madre che per i bambini.

Il primo periodo critico è quello della prima ora di vita, Golden Hour, durante la quale possono essere necessari interventi di rianimazione cardiorespiratoria, termoregolazione, antibioticoterapia precoce, ma anche nutrizione parentale (somministrazione di alimenti per via venosa) per la prevenzione e la gestione dell'ipoglicemia.

Quanto al follow up, cioè ai trattamenti necessari nei primi 3 anni di vita, i medici spiegano che consistono in monitoraggi utili a determinare se siano indispensabili eventuali interventi che possano migliorare le condizioni di salute dai bambini, quindi fare attenzione ad un adeguato sviluppo, al peso corporeo e alla crescita. Parlando di periodicità, gli esperti della Società Italiana di Neonatologia (Sin) consigliano di sottoporre i prematuri a controlli a 7-10 giorni, a 40 settimane, a 2-3 mesi, a 6-8 mesi, a 12-14 mesi, a 18-24 mesi e a 36 mesi.

Negli ultimi anni la cure e le ricerche scientifiche hanno permesso di ridurre la percentuale di mortalità dei piccoli che, secondo il Sin, “nei prematuri di peso inferiore a 1500 grammi è passata così da oltre il 70%, negli anni '60, a meno del 15% circa negli anni 2000, e quella dei neonati di peso inferiore ai 1000 grammi è diminuita da oltre il 90% a meno del 30% nello stesso periodo”.

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