Misteriosa aureola sulla cima del monte: ecco cos’è
Il fatto che la misteriosa nuvola a forma di anello, fotografata da Pierluigi Orler sulla cima del Seceda, scompaia nel momento stesso in cui viene eseguito lo scatto non sembra insospettire le testate che riportano la notizia, questo è comprensibile se non si è degli addetti ai lavori. Infatti sarà lo stesso Orler, incalzato dal fototecnico Paolo Bertotti (Photobuster) a svelare l'arcano.
Non tutti si buttano sulle solite tesi ufologiche, c'è chi fa paragoni con le nubi lenticolari, per quanto in questo caso si tratterebbe di nubi anomale rispetto alle conoscenze a disposizione. Di solito si presentano sottoforma di disco schiacciato, in questo caso invece abbiamo delle formazioni ad anello. Soprattutto non scompaiono nel tempo di uno scatto.
Indizi di artefatti. Gli artefatti fotografici spesso si rivelano proprio per il fatto che il fenomeno viene visto solo mediante la macchina fotografica. Prima e dopo lo scatto non succede mai niente. Così il Bertotti riporta quanto lo stesso Orler ha onestamente ammesso:
Risolto l'arcano: ho telefonato al collega che ha scattato la foto, ed ha chiarito che non è una formazione luminosa/nuvola, ma un semplice riflesso su una lastra di plexiglass. Ha anche aggiunto che chiarirà lui la questione coi giornali che hanno pubblicato la sua foto.
E' il riflesso bellezza. La presenza di lastre di vetro o materiale analogo tra la macchina fotografica e il fenomeno immortalato è una classica fonte di "svistamenti". Pensiamo al recente caso dell'Ufo immortalato nei cieli di Riposto in Sicilia, debunkato da Scott Brando. In questo caso un vetro ha permesso di riflettere la luce dell'illuminazione dell'edificio all'interno del quale è avvenuto lo scatto. Altro classico artefatto che fa emergere un fenomeno impossibile da vedere senza la mediazione di uno strumento fotografico. Svistamento o burla? Forse è proprio questo il mistero.
