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Menu a base di orso bruno: la Lega festeggia così in Trentino

La Lega Nord Primiero festeggia in Trentino con un banchetto a base di orso. Si tratta di un’azione dimostrativa contro l’associazione Life Ursus che da tempo si occupa della reintroduzione della specie in via d’estinzione sulle Alpi italiane.
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Prima domenica di luglio: tempo di mare oppure di grigliate all'aperto in compagnia, magari con carne di orso.  E' quanto ha in programma la Lega Nord Primiero oggi, che in occasione di una manifestazione in Trentino, ad Imer, ha fatto sapere che ci sarà un lauto banchetto a base di orso. 50 chili di carne e una protesta, quella contro il progetto "Life Ursus", che mira alla reintroduzione della specie protetta nel territorio trentino.

L'azione "dimostrativa" è stata fortemente sponsorizzata dal deputato Maurizio Fugatti. Fugatti crede che un gesto di tale portata possa definirsi uno strumento di protesta efficace (?) con l'obiettivo di riappropriarsi del territorio. In questi termini ha argomentato la sua posizione:

Questa iniziativa vuole essere un segnale chiaro ai cittadini, che hanno tutto il diritto di girare liberi senza mettere a rischio la propria incolumità. […] Per difendere e tutelare le popolazioni nelle zone di montagna del Trentino dalle continue visite degli orsi, noi preferiamo consumarli in questo modo.

Non sembra essere, però, un sentimento comune, quello espresso dal leghista.  Da anni, la Life Ursus lavora per la salvaguardia e la reintroduzione dell'orso bruno sulle Alpi italiane. Un'attività fatta di una lunga fase preparatoria, incentrata soprattutto sull'ascolto delle esigenze, così come dei timori, degli abitanti. Uno studio di fattibilità organico che non ha potuto prescindere dal parere dei residenti. Sul totale degli intervistati, il 70% ha reagito positivamente alla proposta di Life Ursus; una percentuale che salita all'80% quando gli abitanti sono stati rassicurati sull'adozione di misure d'emergenza.

Ad ogni modo, commentando l'evento Fugatti ha reso noto che si tratta di "Un'occasione per stare insieme all'aperto e rivivere antiche tradizioni gustando prelibati piatti tipici trentini i cui eccellenti sapori rischiano di sparire dalle nostre tavole". Come dare torto al deputato, d'altronde è sotto gli occhi i tutti che si tratta di un'iniziativa alla quale non si poteva rinunciare. Non si dica in giro che la Lega non salvaguardi il palato dei suoi fidi elettori, insomma meglio preoccuparsi il palato che di una specie in via d'estinzione. D'altronde, come affermano fior di nutrizionisti, la carne di orso è una componente fondamentale della dieta padana da cui non si può prescindere senza che vengano a mancare apporti nutrizionali necessari per il benessere fisico.  Mangiare carne di orso rappresenta un ritorno alle tradizioni altrimenti perdute che, però, i leghisti festeggeranno con carne slovena.

Non sono mancate le reazioni di sdegno sia da parte del mondo politico che dalle associazioni ambientaliste. A boicottare l'evento c'è in primis il Pdl che ha chiesto l'intervento del Senatur per fermare  lo scempio. Un intervento che non c'è stato, almeno finora, e i "bears-lovers", da amanti della convivialità, hanno invitato anche il Ministro dell'Ambiente Prestigiacomo alla grigliata. Lei ha risposto con un disgustato picche: "è un banchetto barbarico" avrebbe tuonato. Sdegno anche da parte del Ministro degli Esteri Frattini, così come dal Ministro del Turismo Brambilla, convinta animalista; che hanno commentato la manifestazione in una nota congiunta: "A nome di tutti gli esponenti del Pdl che, come noi, provano profonda indignazione nell'apprendere che in una festa leghista del Trentino verrà servita carne di orso chiediamo al segretario del partito, nostro alleato, di intervenire per fermare questa scandalosa iniziativa."

Dura anche la reazione del Wwf che ha invitato le autorità a controllare la reale provenienza della carne, al momento che  "siamo comunque in presenza di una vera e propria ‘segnalazione' pubblica da parte degli organizzatori che dichiarano di voler consumare una specie protetta". Sulla stessa falsariga  anche la Lav che ha tenuto a ricordare che l'iniziativa non è soltanto ripugnante sotto il profilo etico ma è un'azione perseguibile dal punto di vista legale.

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