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Leoni, avvelenati e braccati, ora rischiano l’estinzione in Kenya (VIDEO)

Era circa 15mila 15 anni fa. Ora non ne restano che meno di 2mila esemplari.
A cura di Redazione Scienze
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leonessa

E' l'animale simbolo dell'Africa, sul quale sono state girate così tante pellicole (film, documentari, cartoni), che lo spettatore ha imparato non solo a considerarne la predatoria spietatezza, ma anche a rispettarne la regalità propria di ogni felino. Il leone è a rischio estinzione a causa dei bracconieri, che ne esportano la pelliccia in tutto il mondo, e dei pastori che, per difendere il proprio gregge, ne avvelenano gli esemplari. In Kenya ne restano meno di 2mila contro i 15mila di 15 anni fa. I leoni rappresentano una delle maggiori attrazioni dei paesi dell'Africa nera, ma gli introiti del turismo non sono evidentemente sufficienti a praticare politiche di tutela che ne conservino la specie. A parte il bracconaggio clandestino, le autorità sono chiamate a contrastare contemporaneamente lo sterminio attuato dai pastori, e gli interessi degli stessi che in un anno hanno perso circa 1.200 mucche sbranate dal felino. Sulla base di questa esigenza, Laurence Frank ha fondato "Living with Lion", un progetto che cerca di trovare una soluzione praticabile per la convivenza dell'uomo con il re della foresta. "La chiave – spiega Frank – è trovare un modo affinché la popolazione rurale abbia beneficio economico dalla natura selvaggia, affinché abbiano un motivo per proteggerla e valorizzarla. Altrimenti il loro obiettivo sarà sempre sbarazzarsene".

[Foto da Wikipedia]

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