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Le sigarette elettroniche stanno confondendo gli scienziati

Da quando sono state messe sul mercato, le sigarette elettroniche sono diventate protagoniste di molti studi scientifici interessati a comprenderne i reali effetti sulla salute. Ad oggi ancora non è chiaro se siano più o meno dannose del tabacco. Uno nuovo studio però ne sottolinea i benefici in un’ottica di riduzione del danno.
A cura di Zeina Ayache
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Sigarette elettroniche sì o no? Non esiste una risposta unica a questa domanda, come dimostrano i molteplici studi effettuati in questi anni che hanno portato a conclusioni spesso in contraddizione tra loro. Se da un lato c'è chi le ritiene meno pericolose del tabacco, dall'altro c'è invece chi sostiene che provochino gli stessi danni alla salute delle ‘normali' sigarette. Quel che è certo però è che il tabacco, o meglio la nicotina, sia da considerarsi un problema per la salute pubblica: è innegabile infatti che l'abuso di sigarette sia strettamente collegato a problemi di salute che riducono le aspettative di vita di chi ne fa uso.

In un'ottica di salvaguarda della salute pubblica, i ricercatori del Royal College of Physician si sono concentrati non tanto sull'obiettivo di confermare o negare la salubrità delle sigarette elettroniche, quanto, semmai, calcolarne la riduzione del danno. Con “riduzione del danno” si intendono politiche, prassi o programmi volti a ridurre i danni provocati da determinate sostanze da cui i cittadini dipendono, quindi droghe, alcol o tabacco. A questo proposito quindi hanno pubblicato lo studio intitolato “Nicotine without smoke: Tobacco harm reduction” che cerca di capire come e se le sigarette elettroniche, rispetto al tabacco, siano in grado di ridurre i danni provocati dalla nicotina.

Secondo i ricercatori dunque le sigarette elettroniche:

  • non sono la porta di ingresso verso il tunnel del tabacco, in quanto la maggior parte dei consumatori sono persone che già fumano
  • agevolano i fumatori a smettere di fumare
  • sono meno dannose del tabacco anche se, in realtà, non ci sono ancora dati precisi che possano dirci, sul lungo periodo, quali siano i reali danni

Il Royal College of Physician sostiene dunque che le sigarette elettroniche debbano essere considerate un valido aiuto, in un'ottica di riduzione del danno, alla prevenzione di morti premature, malattie o altri disturbi legati al consumo di tabacco. Insomma, lo studio non afferma che le sigarette elettroniche facciano bene alla salute, ma che siano un valido supporto per agevolare i fumatori a smettere.

Vi ricordiamo però che il CNR, in una ricerca di qualche mese fa, ha affermato che, dagli esperimenti effettuati in laboratorio, il problema legato al tabacco e alle sigarette elettroniche riguarda sempre e comunque la nicotina che, in entrambi i casi, viene introdotta nel corpo del consumatore.

A questo proposito, non bisogna però dimenticare lo studio del Public Health England secondo il quale le sigarette elettroniche sono il 95% meno dannose del fumo.

In conclusione possiamo dire che gli scienziati non sono ancora riusciti a trovare una risposta comune sui reali effetti delle sigarette elettroniche sulla nostra salute, l'idea è dunque che, per evitare ogni dubbio e problema medico, la scelta migliore sia direttamente smettere di fumare.

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