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Le galassie nascoste al di là della Via Lattea

Mai individuate fino ad oggi, potrebbero essere un importante indizio per cercare di comprendere la misteriosa anomalia gravitazionale nota come “Grande Attrattore”.
A cura di Nadia Vitali
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Credit: ICRAR
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Sarebbero centinaia le galassie, "vicine" della Via Lattea, studiate per la prima volta da un gruppo di ricercatori australiani, americani, olandesi e sudafricani: la loro identificazione fa luce su una misteriosa anomalia gravitazionale, nota agli scienziati con l'affascinante nome di "Grande Attrattore".

In un oscuro angolo di Universo

Si trovano a 250 milioni di anni luce dalla Terra, anno più o anno meno, in una posizione, quindi, molto vicina in termini astronomici: eppure queste galassie recentemente individuate sono rimaste sempre nascoste alla vista perché "coperte" dalla nostra stessa Via Lattea. Per scovarle, questa volta, i ricercatori si sono serviti del radio telescopio dell'osservatorio di Parkes, dell'agenzia spaziale federale australiana, riuscendo a penetrare in una regione dello spazio fino ad oggi inesplorata.

Una forza misteriosa

Il principale autore dello studio, Professor Lister Staveley-Smith, ha spiegato che il gruppo è arrivato ad identificare ben 883 galassie delle quali circa un terzo non era mai stato osservato prima. La loro scoperta potrebbe rivelarsi fondamentale per far luce su quella porzione di spazio verso la quale sembrano voler convergere centinaia di migliaia di galassie, inclusa la nostra, in ragione di una forza gravitazionale equivalente a un milione di miliardi di Sole.

Attualmente, continua il professore, ignoriamo sia le cause di questa accelerazione gravitazionale sia dove si trovi la sua origine ed è così fin da quando, alla fine degli anni '70, per la prima volta venne identificata l'anomalia gravitazionale. Quel che è certo è che anche la nostra Via Lattea si sta muovendo verso il Grande Attrattore ad una velocità di oltre due milioni di chilometri all'ora.

Nuovi oggetti

Nel tentativo di spiegare le ragioni di questo fenomeno, i ricercatori hanno identificato diverse nuove strutture, inclusi tre ammassi di galassie (NW1, NW2 e NW3) e due nuovi  super-ammassi (CW1 e CW2). Mappando la distribuzione degli oggetti nascosti dalla Via Lattea, dunque, l'obiettivo è quello di comprendere cosa generi questa forza: la scoperta di nuove galassie, che mediamente contengono un centinaio di miliardi di stelle, mette in evidenza come esistano masse che non sono mai state considerate fino ad ora e che, evidentemente, svolgono un ruolo non trascurabile nell'Universo.

I dettagli del lavoro sono stati pubblicati da The Astronomical Journal.

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