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Le celle giganti del sole che ne influenzano la vita

Sono più grandi dei supergranuli e riescono a spiegare la rotazione differenziale del sole, che porta l’equatore a ruotare più lentamente dei poli.
A cura di Redazione Scienze
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Erano 45 anni che gli studiosi cercavano una conferma di quella che fino ad oggi non era null'altro che un'ipotesi. Lo studio di tre ricercatori americani ha potuto finalmente riconoscere, grazie ai dati del telescopio Solar Dynamics Observatory, l'esistenza di celle convettive giganti sul sole . Le celle giganti non differiscono molto dai granuli e dai supergranuli, flussi di gas già noti da tempo lungo i quali i gas viaggiano dal centro della stella fino alla sua superficie. La particolarità delle celle giganti è data, come suggerisce il nome, dalla loro dimensione, capace di spiegare la rotazione differenziale e di influenzare, probabilmente, il campo magnetico.

I granuli hanno un diametro di 1.000 chilometri, una velocità di flusso di circa 3000 metri al secondo e una durata di 10 minuti, mentre i supergranuli arrivano a 30.000 chilometri di diametro, 500 m/s di velocità e una durata di 24 ore. Due attività, quelle dei granuli e dei supergranuli, che vengono ora compresi nelle celle convettive giganti, "flussi responsabili – osserva all'Inaif David Hathaway, primo autore della scoperta –  della rotazione differenziale (notata per la prima volta da Christoph Scheiner nel 1630), in cui le regioni equatoriali del Sole ruotano una volta in 25 giorni, mentre le regioni polari impiegano più di 30 giorni per una singola rotazione".

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