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La qualità della vita sessuale non dipende dall’età, ma da quanto ci si sente giovani

Più ci si sente ‘vecchi’ e minore è il piacere scaturito dall’attività sessuale. Lo ha determinato un gruppo di psicologi che ha analizzato i dati di circa 1200 persone tra i 45 e 75 anni di età.
A cura di Andrea Centini
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Un team di psicologi dell'Università di Waterloo (Canada) ha determinato che la nostra vita sessuale può essere sensibilmente influenzata da quanto ci sentiamo “vecchi” rispetto alla reale età anagrafica, ovvero, più sentiamo il peso degli anni che abbiamo e peggiori sono gli effetti sull'attività tra le lenzuola. In altre parole, l'età psicologica o soggettiva, quella plasmata dalle esperienze e dal nostro modo di rapportarci al mondo, ha un impatto sulla vita sessuale più determinante di quella indicata sulla carta d'identità.

Gli studiosi, coordinati dalla dottoressa Amy Estill, che ha completato l'indagine mentre prendeva un master presso l'ateneo dell'Ontario, sono giunti a questa conclusione dopo aver analizzato i dati di 1.170 adulti con un'età compresa tra i 45 e i 75 anni. Erano tutti coinvolti nel progetto “Midlife in the United States” (MIDUS), uno studio condotto a livello nazionale per valutare la salute fisica e mentale degli americani a partire dalla cosiddetta mezza età.

I partecipanti, coinvolti dal 1995 al 2005, avevano diversi orientamenti sessuali e sono stati valutati in base a tre parametri legati alla sessualità: la frequenza dei rapporti sessuali, la qualità percepita dell'attività sessuale e l'interesse per quest'ultima, nell'arco dei dieci anni. Dai risultati è emerso che chi si sentiva più ‘anziano' aveva un minor interesse per il sesso e valutava meno piacevole questo tipo di attività, rispetto a chi si sentiva meno anni di quelli reali. “Per le persone di mezza età, sentirsi giovani nel cuore sembra fare una netta differenza in camera da letto”, ha sottolineato il professor Steven Mock, un coautore dello studio.

Curiosamente, il sentirsi più giovani o meno non aveva però un impatto sulla frequenza dei rapporti consumati. “È importante prendere in considerazione tutti i diversi fattori psicosociali e biologici che potrebbero influenzare la sessualità di una persona”, ha sottolineato la dottoressa Estill. “Mentre sentirsi più giovani non ha avuto un impatto sul numero di rapporti sessuali consumati, era abbastanza chiaro che sentirsi più vecchi influenzava la qualità dei rapporti”. I dettagli della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista scientifica specializzata Journal of Sex Research.

[Foto si stokpic]

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