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La proposta anti-obesità: -30% di zuccheri in bevande e cibi

Medici di fama internazionale hanno proposto di ridurre lo zucchero aggiunto negli alimenti. Negli anni Novanta fecero lo stesso con il sale e alla fine la spuntarono loro.
A cura di Danilo Massa
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Vivere con il 20-30% di zucchero in meno potrebbe migliorare la qualità delle nostre vite. A dirlo sono alcuni medici statunitensi, tra i quali Graham MacGregor, promotore della Action on Sugar, una campagna volta a far approvare al governo una legge "ipocalorica". Il governo britannico – questa la proposta di MacGregor – dovrebbe imporre la riduzione del 20-30% degli zuccheri presenti negli alimenti. In questo modo ognuno assumerebbe circa 100 kcal in meno al giorno, con valori maggiori tra i consumatori più affamati. In questo modo si riuscirebbe ad impattare in maniera determinante contro l'obesità, una malattia da benessere che colpisce tutto l'occidente, con punte Oltreoceano.

La proposta ha serie possibilità di arrivare al Congresso, dato che in passato lo stesso MacGregor coordinò Cash (Consensus Action on Salt and Health), un'iniziativa lanciata negli anni Novanta che portò ad una significativa riduzione di sale senza essere avvertita dai consumatori. "Purché la riduzione di zucchero avvenga lentamente, la gente non se ne accorgerà nemmeno", ha detto ancora il coordinatore dell'iniziativa forte della precedente esperienza di Cash: "Nella maggior parte dei prodotti del supermarket, il sale è stato ridotto del 25-40%", in alcuni casi – come per i cereali Kellogg's – anche del 60% senza che nessuno se ne lamentasse.

Chi opera nel settore alimentare, tuttavia, non è d'accordo. MacGregor incoraggia: "bisogna cominciare a ridurre lentamente le calorie assunte dalle persone facendo fuori pian piano gli zuccheri aggiunti da cibi e bevande analcoliche"; la Food and Drink Federation risponde che "gli zuccheri, se per questo qualsiasi altro nutriente, se consumati in quanto parte di una dieta varia e bilanciata non causano obesità, per la quale non esistono soluzioni né semplici né solitarie". Insomma, per ridurre l'apporto calorico bisogna mangiare meno e meglio. Ma sull'inutilità della riduzione degli zuccheri non è d'accordo Aseem Malhotra, cardiologo del gruppo di MacGregor: "gli zuccheri aggiunti non hanno nessun valore nutrizionale e anzi l'organismo non necessita di alcun zucchero aggiunto".

Obiettivo della campagna è colpire soprattutto gli zuccheri "nascosti", quelli sui quali il consumatore non pone sufficiente attenzione. Rientrano in questi casi, ad esempio, i nove cucchiaini di zucchero nella Coca Cola o in tanti altri prodotti molto popolari Oltremanica (e non solo). Se è vero che i grassi saturi contengono più calorie per grammo rispetto al dolce ingrediente, altrettanto vero è che non sono solo le categorie ad allarmare i medici. Robert Lustig, autore di "Fat Chance: The Bitter Truth About Sugar" (trad. "La scelta grassa: l'amara verità sullo zucchero") e pediatra endocrinologo presso la University of California a San Francisco, ha osservato che non tutte le calorie sono uguali: "la scienza suggerisce che per lo zucchero è diverso, che è pericoloso esclusivamente per le sue calorie, così come per l'alcool". Anzi, lo zucchero – conferma il pediatra – è "l'alcool dell'infanzia", compromettendone il fegato e mettendoli a rischio di diabete.

Non solo "alcool dell'infanzia", ma anche "nuovo tabacco". La definizione è stata data da Simon Capewell, professore di epidemiologia clinica presso l'Università di Liverpool, che ha osservato che "ovunque bevande zuccherate e cibo spazzatura vengono proposti insistentemente a genitori ignari e a bambini da parte di un'industria cinica attenta al profitto, non alla salute". Il Dipartimento della salute, intanto, ha garantito il proprio impegno per combattere l'obesità:

Aiutare la gente ad assumere meno calorie, zucchero compreso, è parte fondamentale delle nostre responsabilità e dei nostri sforzi per ridurre l'obesità. 38 imprese si sono impegnate per la riduzione delle calorie, ma vogliamo andare ancora oltre e continueremo a dicutere questo con l'industria alimentare. Come parte dell'impegno per la riduzione delle calorie, la Coca Cola le ha ridotte per alcuni suoi marchi di bevande analcoliche di almeno il 30%. Mars ha ridotto le sue singole porzioni di cioccolato a non più di 250 calorie".

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