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La pausa caffè incentiva i lavoratori e fa bene alla salute

La pausa caffè aiuta gli impiegati motivandoli e dandogli energia e motivazione, per questo i datori di lavoro dovrebbero incentivarla.
A cura di Zeina Ayache
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Pausa caffè
Pausa caffè

Che sia una sigaretta, un caffè, una telefonata o una chat su Facebook poco importa, l'importante è prendersi una pausa dal lavoro. Ma sono davvero queste le scelte migliori che possiamo fare per staccare dal computer e ricaricarci? Rispondono a questa domanda due ricercatori della Baylor University attraverso lo studio “Give Me a Better Break: Choosing Workday Break Activities to Maximize Resource Recovery” pubblicato sul Journal of Applied Psychology. La ricerca ci fornisce indicazioni su come, quando e perché pianificare la miglior pausa dall'ufficio.

Allo studio hanno partecipato 95 lavoratori tra i 22 e i 67 anni che sono stati osservati durante le loro giornate lavorative e ai quali è stato chiesto di raccontare cosa facessero durante le pause. Con questo termine si intente “qualsiasi spazio temporale, formale o informale, durante l'orario lavorativo in cui non sono richieste attività lavorative, inclusi il pranzo, i caffè, gli scambi di email personali, le chiacchiere con i colleghi ed escluse le volte in cui si va in bagno”. I ricercatori hanno analizzato 959 pause ed ecco dunque quali sono le caratteristiche di una pausa perfetta:

  • Orario: meglio a metà pomeriggio. Spostare l'orario della pausa agevolerebbe il lavoratore aumentando la concentrazione, l'energia e la motivazione.
  • Cosa fare: ciò che si desidera. Non importa che sia o meno qualcosa legato al lavoro, l'importante è che siamo noi a scegliere di farlo. Se ci fa stare bene parlare di lavoro o guardare il soffitto senza pensare poco importa: gli scienziati spiegano che per ‘staccare' ciò che conta non è l'attività in sé, ma il desiderio di svolgerla.
  • Perché: un buon break dal lavoro ricarica, fa stare bene e dà soddisfazione. I datori di lavoro dovrebbero appoggiare le pause poiché, secondo i ricercatori, confortano gli impiegati dando loro motivazione, energia e concentrazione, limitando l'insorgere di mal di testa, affaticamento degli occhi e mal di schiena.
  • Quante e per quanto tempo: meglio tante e brevi. Per ricaricarsi al meglio, si consiglia di staccare più volte durante il giorno, “diversamente dai cellulari, per i quali è meglio aspettare che la batteria sia allo 0% per poterli ricaricare, le persone hanno bisogno di rigenerarsi più volte durante il giorno”, afferma Emily Hunter, autrice dello studio.
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