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L’uomo colonizzerà Marte entro 25 anni: il sogno di Buzz Aldrin

L’uomo che per secondo passeggiò sulla Luna spinge affinché ci sia un insediamento sul Pianeta Rosso entro il 2039.
A cura di Nadia Vitali
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Edwin «Buzz» Aldrin e il Florida Institute of Technology collaborano per sviluppare un programma che porti l’uomo a colonizzare Marte entro i prossimi 25 anni. Il secondo uomo che passeggiò sulla Luna lo ha annunciato qualche giorno fa in una cerimonia pubblica dell’università che si trova poco distante dal Kennedy Space Center della NASA.

Su Marte nel 2039

Stando a quanto riportato dal Guardian, Aldrin ha un piano ambizioso e spera che la NASA – e con essa tutti gli Stati Uniti – sia disposta ad accettarlo: cosa in parte probabile, dal momento che la NASA sta già lavorando da tempo a razzi e veicoli spaziali in grado di portare l’uomo su Marte entro la metà del decennio 2030. In particolare, l’ottantacinquenne astronauta spinge perché il primo insediamento si ottenga approssimativamente per il 2040: meglio ancora nel 2039, ossia in coincidenza con il settantesimo anniversario dell’atterraggio dell’Apollo 11 sulla superficie lunare, avvenuto il 20 luglio del 1969. Una tale precisione di date è più che altro un sogno, comunque, lo stesso Aldrin ammette che l’importante è arrivarci.

Un tour nei dintorni del Pianeta Rosso

Ma alcuni importanti dettagli del viaggio sono stati già ipotizzati. Ad esempio, ad Aldrin piacerebbe andare oltre il viaggio tradizionale “andata e ritorno da Marte”, immaginando, invece, un tour che preveda anche delle tappe sulle Lune del Pianeta Rosso: già che ci siamo, perché non andare a dare un’occhiata “da vicino” anche Fobos e Deimos, restando così nell’orbita di Marte per un intero decennio?

Colonie umane nello spazio

E, a proposito di colonizzazione, non si può  non citare la storia degli Stati Uniti d’America, stabilendo così un parallelismo visionario: Aldrin ha ricordato, infatti, che i pellegrini giunti con la Mayflower nella baia di Cape Code «non si fermarono presso la Roccia di Plymouth ad aspettare il viaggio di ritorno»: non potrebbe accadere la stessa cosa con nuovi pionieri, destinati a raggiungere questo nuovo e più distante orizzonte? Per il momento è bene procedere un passo alla volta, iniziando ad arrivare su quel pianeta che, da tanto tempo ormai, stiamo imparando a conoscere “quasi di persona” ; e che evidentemente ci sta aspettando.

Immagine NASA
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I piani della NASA

Come già accennato, comunque, all’agenzia spaziale americana non se ne stanno con le mani in mano ma, anzi, studiano già da tempo il piano che porterà l’uomo su Marte. La conoscenza del Pianeta Rosso costituisce un obiettivo scientifico di prim’ordine a cui la NASA ha intenzione di giungere passando prima per una tappa intermedia. Entro il 2025, infatti, si progetta di inviare una missione robotica che catturi un asteroide e lo indirizzi nell’orbita lunare: a quel punto gli astronauti esploreranno l'oggetto celeste, portandone anche alcuni campioni sulla Terra. Sarà un’esperienza importante per predisporre tutto per il passo successivo, grazie ai test dei nuovi sistemi e delle funzioni dei veicoli spaziali: perché va bene essere ottimisti, ma non dimentichiamoci che non sarà un’impresa ordinaria.

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