L’Italia è un Paese per centenari: entro il 2050 boom di over 100

Una ricerca mostra che il numero dei centenari è in continua crescita. L’Italia è tra i cinque Paesi con il maggior numero di over 100 al mondo.

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A cura di Zeina Ayache

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L'uomo bicentenario potrebbe non essere così lontano dalla realtà. Secondo uno studio del Pew Research Center infatti entro il 2050 saranno 3,7 milioni gli individui centenari, una cifra in rapida crescita dagli anni '90 ad oggi, solo l'anno scorso, nel 2015, i centenari erano mezzo milione. Nel 1990 invece le persone che superavano la soglia dei 100 anni erano 2,9 ogni 10.000 adulti sopra i 65 anni, un dato questo che nel 2015 era cresciuto a 7,4 e che, entro il 2050, è destinato a toccare i 23,6.

Le migliori condizioni di vita hanno permesso un “invecchiamento” rapido della popolazione che adesso ha maggiori aspettative di vita, questo incremento riguarda soprattutto gli over 80 che sono aumentati più rapidamente rispetto al segmento dei 65enni.

Oggi, il maggior numero di centenari, secondo i dati, si registra negli Stati Uniti (72.000), seguono Giappone (61.000), Cina (48.000), India (27.000) e Italia (25.000). Cina e India, spiegano i ricercatori, sono nelle prime posizioni visto il loro numero di abitanti. Diversi sono invece i risultati se si considera la proporzione con la popolazione, quindi se si conta il numero di centenari ogni 10.000 abitanti. In questo caso infatti in prima posizione c'è il Giappone (4,8), seguono Italia (4,1), Stati Uniti (2,2), Cina (0,3) e India (0.2).

Per il 2050, i ricercatori si aspettano invece di vedere la Cina nella prima posizione della classifica dei Paesi con il maggior numero assoluto di centenari, seguiranno Giappone, Stati Uniti, Italia e India.

A quanto pare dunque nel Bel Paese le condizioni di vita sono tali da permetterci di vivere a lungo, come dimostra la longevità tipica degli abitanti di Acciaroli, comune costiero del Cilento, che ha attirato l'interesse dei ricercatori della San Diego School of Medicine che hanno dato l'avvio ad uno studio, della durata di sei, mesi, il cui obiettivo è comprendere quali siano le componenti genetiche e alimentari che permettono questa aspettativa di vita.