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L’asteroide che terrorizzò nel 2003 passa questa sera

QQ47, secondo le cronache dell’estate del 2003, poteva estinguere l’umanità il 21 marzo del 2014. Il punto di maggiore vicinanza verrà raggiunto invece qualche giorno dopo: il 26 marzo.
A cura di Redazione Scienze
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Asteroide QQ47
Asteroide QQ47

Il 24 agosto del 2003 la fine del mondo uscì dai testi sacri e divenne un tema di attualità. Fu in quel giorno, infatti, che venne scoperto l'asteroide QQ47, che secondo i calcoli di allora avrebbe avuto significative possibilità di impattare con la Terra il 21 marzo 2014, stima corretta al 26 marzo. Con un diametro di 1,2 chilometri, una velocità di 30 km/s ed una massa di circa 2.600 milioni di tonnellate, QQ47 avrebbe sprigionato un'energia equivalente a 278 milioni di chilotoni. Ovvero circa 19 milioni di bombe atomiche di Hiroshima. Insomma, non si trattò esattamente della notizia più bella da leggere al mare. Sensazionalismi a parte, si specificava poi che quell'impatto aveva una possibilità su 250.000 di realizzarsi. Detta così, sembra un'ipotesi remota – e lo era – ma non sono molti i NEO (Near earth object) che arrivano a queste possibilità di impatto. Appena pochi giorni, le possibilità di impatto vennero ridotte ulteriormente fino ad annullarsi completamente.

QQ47 raggiungerà il punto di maggiore vicinanza questa sera, 26 marzo, intorno alle ore 20.30 (ora italiana) e passerà ad una distanza di ben diciotto milioni di chilometri. Gianluca Masi, astrofisico responsabile del Virtual Telescope e curatore scientifico del Planetario di Roma, ha spiegato che "quando si scopre un asteroidesi comincia a seguirne il percorso e se lo si osserva per poche si ha per forza di cose una conoscenza modesta della sua orbita". Insomma, l'apocalisse paventata nell'estate del 2003 e che rimbalzavi di ombrellone in ombrellone non ci sarà. In compenso, per chi se lo voglia gustare, ci sarà lo spettacolo del passaggio dell'asteroide in diretta streaming sul sito del Virtual Telescope.

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