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Influenza, testato con successo vaccino universale con nanoparticelle: come funziona

Ricercatori americani hanno messo a punto un vaccino universale contro l’influenza che potenzia il sistema immunitario e protegge dall’infezione. Basato su nanoparticelle, il farmaco testato sui topi è risultato più efficace e duraturo del vaccino stagionale.
A cura di Andrea Centini
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Testato con successo in laboratorio un vaccino universale contro l'influenza basato sulle nanoparticelle. Lo ha messo a punto un team di ricerca del Center for Inflammation, Immunity & Infection presso l'Università Statale della Georgia di Atlanta (Stati Uniti), che ha sviluppato un metodo innovativo ed elegante per garantire immunità prolungata verso una delle malattie più diffuse al mondo, troppo spesso sottovalutata per i rischi che comporta.

Ma come funziona questo vaccino universale? I ricercatori, coordinati dal professor Bao-Zhong Wang, hanno creato nanoparticelle in grado di colpire con precisione una delle proteine fondamentali dei virus A, l'emoagglutinina (HA), una glicoproteina che consente agli agenti patogeni di legarsi alle cellule e di infettarle. Poiché la porzione superiore di questa proteina muta di continuo (rendendo necessari i vaccini stagionali), i ricercatori guidati dal professor Wang hanno preso di mira la sua parte interna, che è meno soggetta alle mutazioni. Legandosi ad essa e impedendogli di degradarsi, le nanoparticelle riescono a catalizzare l'azione del sistema immunitario e dunque a proteggere l'organismo dall'infezione.

Il vaccino è stato testato con successo sui topi e ha dimostrato una protezione duratura ed efficace, superiore a quella del vaccino stagionale. Com'è noto, infatti, i vaccini per l'influenza vanno fatti ogni anno, proprio perché i virus mutano continuamente ed è necessario creare nuovi farmaci in grado di contrastarli. La “famiglia” di influenzavirus più infettiva per l'uomo è quella di tipo A, il bersaglio del nuovo medicinale. “Il nostro e' un approccio nuovo – ha sottolineato Bao-Zhong Wang – che garantisce una protezione universale, ad esempio contro le varianti H1N1, H3N2, H5N1 e H7N9, eliminando il bisogno di dover cambiare vaccino ogni anno”.

C'è tuttavia da tenere in considerazione che questo vaccino non protegge dal virus B, che proprio quest'anno, a causa di una diffusione non prevista dello Yamagata, sta facendo aumentare sensibilmente il numero di malati in tutto il mondo, Italia compresa. Recentemente un team di ricerca dell'Università di Oxford ha presentato i risultati di un altro vaccino universale contro l'influenza A, già testato con successo sui primi pazienti umani. I dettagli sul farmaco a base di nanoparticelle sono stati pubblicati sulla prestigiosa rivista scientifica Nature Communications.

[Credit: whitesession]

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